Calcio
Calcio, tanto talento nella Nazionale di Giampiero Ventura: Rugani, Bernardeschi e Belotti l’ossatura dell’Italia del domani
Non è passato molto tempo da quando, prima e nel corso dei Campionati Europei di calcio in Francia, si descriveva la nostra Nazionale come la più “scarsa di sempre”, priva di talento tecnico e prospetti per il futuro. Una rappresentativa, però, orgogliosa con una chiara identità, guidata dalla sapiente regia in panchina di Antonio Conte che ha portato i giocatori a rendere al 101%, superando la bestia nera Spagna, battendola in competizioni ufficiali dopo 22 anni, e disputando un ottimo incontro contro la Germania, costretta ai rigori (vincendo).
Da quell’uscita di scena ai quarti di finale, già iniziavano a prefigurarsi scenari melodrammatici tra Italia a rischio qualificazione per il prossimo Mondiale in Russia nel 2018 ed un buco generazionale piuttosto importante. Ebbene nel giro di pochi mesi la situazione sembra ribaltata. Si torna a parlare di movimento che funziona, di calciatori giovani ed italiani sempre più convincenti e di una selezione che può garantire un ricambio generazionale. Cosa è cambiato?
Nessuna magia o potere divino ma semplice lavoro da parte di alcune società giudiziose e, nel contempo, alcuni ragazzi, nella stagione corrente, stanno salendo agli onori della cronaca, esprimendo completamente le loro qualità. In primis il progetto Atalanta con giocatori come Mattia Caldara e Roberto Gagliardini, già in odore di grossa squadra ed autori di un girone d’andata in Serie A molto convincente. Il primo, un difensore attento che non teme lo scontro fisico e l’altro il tipico centrocampista da inserimento, che tanto piace agli allenatori. Guardando poi al reparto difensivo, possiamo pensare a Daniele Rugani della Juventus ed Alessio Romagnoli del Milan, classe ’94 e ’95, dai più definita la coppia di centrali dell’Italia del futuro. Il bianconero è cresciuto esponenzialmente, meritando il posto da titolare e guidando la difesa con sagacia tattica, migliorando decisamente alcuni limiti caratteriali. Dal canto suo, il rossonero sta confermando le ottime parole spese in passato per lui nonché i denari della società milanese per acquistarlo dalla Roma.
Tra i pali, la successione di Gianluigi Buffon ha in “Gigio” Donnarumma l’erede designato. Il 17enne, estremo difensore milanista, ha tutto: fisicità, tempismo e personalità. Doti fondamentali per imporsi ai massimi livelli e che l’hanno portato già ad esordire con la maglia azzurra. In mediana poi, la grande creatività di Marco Verratti, classe ’92 del Psg, verrà assistita da Marco Benassi, capitando del Torino, e sempre più convincente tra le fila granata.
In avanti, restando in casa torinista, la punta di sfondamento, quell’Andrea Belotti da 25 reti nell’anno solare e sempre più un riferimento per la squadra di Sinisa Mihajlovic, già importante nel percorso di qualificazione dell’Italia di Ventura. In più l’attacco azzurro sembra aver trovato nel viola Federico Bernardeschi (9 reti in 18 partite in Serie A) finalmente un giocatore capace di inventare calcio ed essere letale negli ultimi 30 metri. Creatività che, poi, non manca neanche a Lorenzo Insigne, pur non essendo all’altezza dal punto di vista realizzativo compensa sempre con una quantità notevole di assist (15).
Vi sono dunque delle basi lusinghiere sulle quali poter programmare il futuro dovendo però centrare l’obiettivo iridato, cosa non facile avendo la Spagna nel proprio girone ed in vantaggio considerevole per differenza reti.
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Nella sfida del 2 settembre servirà andare in caccia del successo in trasferta se non ci si vorrà giocare la qualificazione ai playoff. Tuttavia, i nuovi prospetti e lo stato di salute del nostro calcio possono invitare all’ottimismo.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da fonte libere Figc