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Ciclismo, Davide Cassani: “Sarà un anno decisivo per Fabio Aru. Tra due anni Moscon pronto per vincere”

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Davide Cassani, commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo, ritiene che la carriera di Fabio Aru sia giunta ad un bivio, come ha rivelato al Corriere dello Sport: “Questo sarà un anno importante dopo la batosta che ha preso al Tour, la prima della sua carriera. La batosta, se la assorbi, fa bene. Ora ha di fronte un anno decisivo. Ha una squadra sulle spalle, senza più Nibali: può scegliere il calendario da solo, senza pensare più a Vincenzo“.

Il 56enne romagnolo spiega il vero rapporto esistente tra Aru e Nibali, simboli attuali del ciclismo italiano: “All’inizio del 2016 era abbastanza forzato. C’era forse diffidenza, paura che uno non potesse aiutare l’altro. Poi c’è stato il Tour, con Vincenzo che ha fatto da gregario e Fabio ha capito di che spessore è Nibali. E alle Olimpiadi ha corso per lui. Rio ha rinsaldato una fiducia che forse prima non c’era“.

Sui corridori italiani in grado di vincere un Mondiale nel prossimo futuro, Cassani ha le idee chiare: “Tra 2 anni ci sarà Moscon. E’ giovane, ma è talmente bravo e preparato che alla Sky gli hanno fatto un programma da campione. Ma non è detto che dobbiamo aspettare lui. Ci sono Nizzolo, Viviani, Colbrelli, Villella, Felline, Ulissi, Moser. Tutti ragazzi che sono lì, a livello italiano sono forti, ma devono fare quel miglioramento che li porti a vincere le Classiche. Quando avremo corridori che vinceranno Liegi, Sanremo, Fiandre e Roubaix, allora potremo pensare anche alla maglia iridata“.

Foto: Valerio Origo

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