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Combinata nordica
Combinata nordica, Coppa del Mondo 2017. Germania ancora padrona a Lahti, Samuel Costa splendido protagonista. E Manninen…
La Coppa del Mondo 2016/17 di combinata nordica continua a parlare una sola lingua. Il dominio tedesco, infatti, si è materializzato anche a Lahti, dove l’armata teutonica ha rispettato pienamente i pronostici, portando a casa altre due prove individuali (otto su otto) e realizzando la quarta tripletta stagionale nella Gundersen LH di domenica. Il miglior interprete del percorso finlandese che ospiterà i Campionati Mondiali a cavallo tra febbraio e marzo è stato ancora una volta il detentore delle ultime quattro Coppe del Mondo, Eric Frenzel, tornato a casa con una vittoria, un secondo posto e soprattutto il primato in classifica generale a scapito di Johannes Rydzek, poco performante dal trampolino e costretto ad effettuare due spettacolari rimonte nel fondo, concluse con due comunque incoraggianti terzi posti che ne confermano l’elevata competitività in questa stagione.
Sia Frenzel che Rydzek, tuttavia, dovranno fare i conti col terzo incomodo, Fabian Riessle, che ha interrotto lo strapotere dei due connazionali e ha portato a casa il suo primo successo stagionale, rosicchiando anche punti preziosi nella graduatoria generale di Coppa del Mondo. Il trio tedesco promette di proseguire la striscia di vittorie anche nel prossimo weekend in Val di Fiemme, dato che gli avversari sembrano davvero lontani parenti degli atleti ammirati nelle passate stagioni. I norvegesi sono martoriati da infortuni e malanni di stagione e Jarl-Magnus Riiber ha gettato alle ortiche un vantaggio abissale nella prima 10 km a causa della sua condizione atletica a dir poco precaria, circostanza che ha limitato anche Joergen Graabak, che ha deciso, al pari di Riiber, di non partecipare alla Gundersen di ieri dopo la prestazione disastrosa di sabato. Neppure il giapponese Akito Watabe sembra in grado di rivaleggiare con i primi e il suo miglior risultato nel weekend è stato il quarto posto nella prova di domenica, poco per poter ambire a interrompere lo strapotere tedesco nella tappa italiana.
La nota più lieta per i colori azzurri riguarda la straordinaria prestazione di Samuel Costa, che a Lahti ha ottenuto i suoi due migliori risultati in carriera, migliorando il settimo posto di un anno fa a Chaux-Neuve. Il 24enne di Bolzano ha trovato subito un feeling eccellente con la neve scandinava e ha sfruttato al meglio due salti strepitosi per non perdere contatto dai primi nel fondo, cedendo soltanto negli strappi conclusivi ma portando ugualmente a casa un quinto e un sesto posto, due piazzamenti che gli hanno consentito finalmente di inserirsi tra i migliori interpreti della disciplina e che rappresentano una notevole iniezione di fiducia in vista delle prossime gare di Coppa del Mondo e soprattutto della rassegna iridata che si svolgerà proprio a Lahti fra poco meno di due mesi.
Una menzione speciale la merita anche Hannu Maninnen, il più vincente nella storia della Coppa del Mondo, tornato alle gare a 38 anni dopo 5 stagioni di inattività per mettersi alla prova sulle nevi amiche di Lahti e testare il suo attuale livello di competitività. Ebbene, l’adattamento del cigno di Rovaniemi col trampolino lungo non è stato all’altezza delle attese, ma la strepitosa rimonta compiuta nella Gundersen di sabato sugli sci stretti conferma una volta di più la straordinaria classe di quello che per molti è stato il talento più cristallino della storia della specialità. Il taglio nel PCR gli ha impedito di prendere parte alla gara di domenica, ma il 18° posto conseguito nella prima prova potrebbe avergli conferito la fiducia necessaria per fare un altro tentativo e, perché no, cercare in futuro di insidiare anche i big.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: FIS Nordic