Combinata nordica

Combinata nordica, Coppa del Mondo 2017. La Germania prova a sfatare il tabù Val di Fiemme, sette italiani in gara in Trentino

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Per il terzo anno consecutivo la Coppa del Mondo 2016/17 di combinata nordica fa tappa in Italia nella splendida cornice della Val di Fiemme, nelle Dolomiti, un appuntamento imperdibile per gli appassionati di uno sport che nell’ultimo decennio ha acquisito una notorietà notevole tra i confini nostrani grazie ai successi conseguiti da Alessandro Pittin. Il weekend di gara avrà inizio sin dal venerdì con la disputa della prima Gundersen LH, a cui farà seguito il giorno seguente il Team Sprint, non valido per la classifica di Coppa del Mondo. Domenica, infine, avrà luogo la seconda prova individuale dal trampolino lungo HS134, che chiuderà l’appuntamento in Trentino.

La Germania finora sta letteralmente dominando la competizione e ha monopolizzato le prime quattro tappe conquistando ben otto vittorie su otto gare individuali, oltre al successo nella prova a squadre di Lillehammer. A spadroneggiare sono stati soprattutto il campione in carica Eric Frenzel, con quattro vittorie all’attivo, e il suo connazionale Johannes Rydzek, a quota tre, ma l’anno nuovo ha riportato in auge anche il talento di Fabian Riessle, che a Lahti nella seconda Gundersen si è tolto la soddisfazione di lasciarsi alle spalle i due principali contendenti alla conquista della sfera di cristallo. Frenzel attualmente è in testa alla classifica generale con 44 punti di vantaggio su Rydzek e 156 su Riessle e tutti gli indizi lascerebbero presagire un altro dominio tedesco anche in Trentino, ma stavolta i precedenti arrivano in soccorso del plotone degli “umani”.

La Val di Fiemme, infatti, nell’ultimo biennio è risultata parecchio indigesta per la corazzata teutonica, che nelle quattro Gundersen disputate tra il 2015 e il 2016 ha portato a casa il magro bottino di un secondo posto con Frenzel e due terzi posti con Riessle, un riscontro decisamente non all’altezza dello straordinario potenziale dei tedeschi. A fare la voce grossa è stata soprattutto la Norvegia, estremamente deludente in questo avvio di stagione a causa dei problemi fisici che hanno afflitto i due migliori interpreti della disciplina, Joergen Graabak e soprattutto Jarl-Magnus Riiber, 19enne predestinato che, nonostante la sua conclamata supremazia dal trampolino, sugli sci stretti non è ancora riuscito a trovare il passo giusto per tenere a bada il resto della comitiva. Un po’ a sorpresa l’anno scorso fu il loro connazionale Magnus Krog a portare a casa la seconda Gundersen, ma il vero mattatore sul percorso dolomitico è Graabak, che in quattro prove individuali ha conquistato altrettanti podi (un primo, un secondo e due terzi posti).

In questa occasione, un occhio di riguardo lo merita anche l’esperto austriaco Bernhard Gruber, che proprio nella Val di Fiemme ha ottenuto le sue ultime due vittorie in Coppa del Mondo, palesando un gran feeling con la neve italiana. Gruber guiderà una squadra che finora sta facendo bene, pur senza picchi straordinari di rendimento. Il Team Sprint, che nelle precedenti due edizioni ha visto trionfare i norvegesi, stavolta sembra indirizzato verso la Germania, che potrebbe persino piazzare due squadre nei primi due posti, inserendo nel novero dei partecipanti anche uno tra il solido Bjoern Kircheisen e il giovane talento Vinzenz Geiger.

Sulle nevi di casa, l’Italia punterà a ben figurare e a confermare gli ottimi riscontri emersi di recente grazie alle prove convincenti di Alessandro Pittin a Ramsau e soprattutto di Samuel Costa a Lahti. L’head coach Paolo Bernardi ha deciso di convocare ben sette azzurri per la tappa nella Val di Fiemme. Si tratta di Armin Bauer, Samuel Costa, Manuel Maierhofer, Alessandro Pittin, Mattia Runggaldier, Lukas Runggaldier e Raffaele Buzzi, quest’ultimo al rientro dopo un lungo periodo di stop per infortunio. L’atleta di punta sarà Samuel Costa, che a Lahti ha ottenuto i suoi migliori risultati in carriera in Coppa del Mondo e che potrebbe anche confermarsi in Italia sfruttando la sua abilità di saltatore dal trampolino lungo. Meno chances avrà Pittin, i cui limiti nel salto lo vedranno quasi certamente partire dalle retrovie in vista della 10 km, con scarse possibilità di rimontare tante posizioni, caratteristica a lui più congeniale nelle Gundersen con trampolino normale.

Gli altri atleti azzurri, invece, punteranno ad un piazzamento nella top 30 per conquistare i primi punti in Coppa del Mondo, impresa alquanto complessa in relazione a quanto messo in mostra finora nelle loro precedenti sporadiche uscite. Da parte di Buzzi, in realtà, è difficile attendersi subito un piazzamento importante ma, se dovesse superare lo scoglio del PCR, sarà interessante vederlo all’opera nella prova di fondo per testare la sua attuale condizione atletica. Il Team Sprint, infine, difficilmente vedrà gli azzurri protagonisti, dato che il solo Costa dispone dei mezzi tecnici necessari per tenere testa ai migliori dal trampolino HS134 della valle dolomitica.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter Red Bull Italy

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