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Dakar 2017, Seconda tappa Resistencia – San Miguel de Tucumàn: la carovana si sposta in Argentina con l’incognita meteo. Pericolo fango

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La Dakar 2017 è partita ieri con una “specialina” di 39 km, ovvero l’unica parte cronometrata degli oltre 400 km di trasferimento dalla capitale del Paraguay, Asuncion, all’argentina Resistencia. Dopo questo breve antipasto di quella che si prospetta come una delle edizioni più dure dell’intera storia di questa  manifestazione, che ha visto trionfare a sorpresa Xavier de Soultrait tra le moto e Nasser Al Attiyah nella categoria auto, la carovana si proietta già alla seconda tappa in cui si comincerà davvero a fare sul serio sin dalle prime battute.

La partenza è posta a Resistencia e l’arrivo a San Miguel de Tucumàn, per 803 Km totali, di cui 275 Km di prova speciale. Il percorso sarà completamente in terra argentina. Con la pianura del Chaco a far da sfondo a questa frazione, così come alla successiva, l’insidia maggiore sarà data dalla pioggia che potrebbe trasformare il terreno di gara in un enorme mare di fango. Il fondo sabbioso potrebbe creare più problemi ai driver, anche se l’eventualità di condizioni meteorologiche avverse costituirebbe un banco di prova per tutti i corridori impegnati in questa impresa titanica. La corsa, al contempo, è ancora giovane, ma la prospettiva di accumulare ritardo preoccupa tutti i big della vigilia che non vogliono ritrovarsi a dover rincorrere per via di errori effettuati nella fase iniziale.

I distacchi sono ancora piuttosto blandi, come sottolineato dalle parole di Sebastien Loeb al termine della giornata inaugurale: “Non è ancora il momento di agire”. Il vincitore 2016 tra le moto, Toby Price, non è andato oltre il 17mo posto, a 1’25″ da de Soultrait, che ha commentato: “Vincere una tappa della Dakar è incredibile, è già un primo passo ma voglio vincere la corsa, perché no già quest’anno. Metto insieme i pezzi del puzzle giorno poco a poco e si comincia a vedere tutta l’immagine“. Una cosa è certa: da domani qualsiasi tentennamento potrebbe costare carissimo al cospetto di un territorio pronto a risucchiare gli impavidi eroi che lo attraverseranno.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Pagina Facebook Dakar

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