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Golf, PGA Tour 2017. La prima volta di Hudson Swafford! Lo statunitense trionfa al CareerBuilder Challenge, secondo il canadese Hadwin. Francesco Molinari a ridosso della Top 10

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Grazie ad un ultimo giro concluso in 67 colpi (-5) lo statunitense Hudson Swafford (-20) si aggiudica il suo primo titolo nel circuito del PGA Tour, in corso di svolgimento questo weekend sul percorso par 72 del PGA West Stadium Course di Palm Desert di La Quinta, in California. Quest’ultimo ha rimediato nel migliore dei modi ad un avvio non perfetto caratterizzato da un sanguinoso bogey alla prima buca infilando un ruolino di marcia immacolato che lo ha visto piazzare ben sei birdies nel resto del percorso, di cui tre consecutivi tra la 15 e la 17. Alle sue spalle si piazza il canadese Adam Hadwin, il quale aveva a lungo cullato sogni di vittoria dopo un terzo giro a dir poco da incorniciare, ma alcuni errori inusuali commessi nella giornata conclusiva, come ad esempio i bogey alla 4 e alla 13, non gli hanno permesso di colmare l’unico colpo di gap rispetto al trionfatore della manifestazione.

Terzo gradino del podio in coabitazione a -18 per il duo statunitense formato da Brian Harman e Bud Cauley, entrambi protagonisti di un andamento regolare durante tutto il fine settimane senza mai salire sopra i 70 colpi impiegati. Lo stesso non si può dire del rookie americano Dominic Bozzelli (-17), il quale ha accusato un calo fisiologico dopo una performance a dir poco strepitosa nelle tornate precedenti, tanto da essere relegato un po’ immeritatamente al sesto posto complici tre bogey a fronte di quattro birdies. A seguire troviamo un altro duo a stelle e strisce formato da Brendan Steele e Chad Campbell (-16), anche se a sorridere è soprattutto il primo resosi autore di una rimonta non indifferente propiziata da un percorso netto senza incappare in alcun bogey. A concludere la Top 10 ci pensano lo statunitense Scott Stallings (-15), capace di recuperare ben 13 posizioni grazie al -6 odierno, e il trio a -14 composto da Sean O’Hair, Martin Laird e Richy Werensky, tutti in crescendo nel corso di un torneo nel quale è stato necessario trovare il giusto feeling con un tracciato molto impegnativo.

Dodicesima piazza finale per il nostro Francesco Molinari (-13), la cui ultima giornata completata in -5 è stata comunque molto positiva fatta eccezione per un bogey evitabile alla 16 che non gli ha consentito di issarsi fino alla Top 10. Chicco, in realtà, può mangiarsi le mani per un avvio decisamente in sordina, esemplificato perfettamente da un secondo giro in 73 colpi che ne ha minato le chance di un posizionamento di maggior prestigio nella graduatoria. In coabitazione con l’italiano anche gli americani Patrick Reed e Charles Howell III, con il primo protagonista di una risalita eccezionale scandita da otto birdies a fronte di un solo bogey alla 14. Decisamente male, infine, il detentore del trofeo Jason Dufner (-10), il cui 25° posto conclusivo non nasconde comunque un rendimento troppo discontinuo frutto di una condizione che dovrà essere affinata nel prosieguo della stagione.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Profilo Twitter PGA Tour

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