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Il 2016 del judo: 78 kg, l’ultima meraviglia di Kayla Harrison

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Continua il nostro viaggio tra le quattordici categorie del judo internazionale per ripercorrere il 2016. L’undicesimo appuntamento riguarda la categoria 78 kg femminile.

LA CAMPIONESSA OLIMPICA
La ventiseienne Kayla Harrison si è guadagnata un posto nella storia del judo ottenendo il secondo titolo olimpico consecutivo, risultato che fino a qualche anno fa sarebbe stato impossibile per un atleta statunitense in questa disciplina. Ampiamente leader del ranking mondiale, Harrison aveva iniziato la propria stagione con un bronzo al Grand Prix de L’Avana ed un argento al Grand Slam di Parigi, prima di innestare una marcia inarrivabile per le altre ed inanellare quattro vittorie: Campioanti Panamericani, World Masters, Grand Prix di Budapest e soprattutto quella di Rio 2016. Dopo il suo secondo trionfo a cinque cerchi, la judoka dell’Ohio ha annunciato la fine della propria carriera, e recentemente ha firmato un ricco contratto per entrare nel mondo delle Arti Marziali Miste (MMA), prima come commentatrice e poi come atleta, seguendo le orme della sua amica-rivale Ronda Rousey.

LE ALTRE PROTAGONISTE
Già medagliata di bronzo a Londra 2012, la francese Audrey Tcheuméo è salita di un gradino per andare a conquistare l’argento in Brasile. Nella sua stagione è anche arrivato il terzo titolo europeo, senza dimenticare il successo di inizio anno al Grand Prix di Düsseldorf.
Leggendo il ranking, tra le due finaliste olimpiche si situa l’olandese Guusje Steenhuis, che a Rio 2016 non era neppure presente, scartata in favore della più esperta connazionale Marhinde Verkerk. Finalista agli Europei, Steenhuis si è aggiudicata numerose medaglie compresi i due ori dei Grand Slam di Baku ed Abu Dhabi.
Tornando alle protagoniste della rassegna a cinque cerchi, la brasiliana Mayra Aguiar si è confermata sul terzo gradino del podio quattro anni dopo la medaglia di Londra, una medaglia arrivata dopo la vittoria del Grand Slam di Parigi e due argenti conquistati nella rassegna continentale panamericana ed al World Masters di Guadalajara. L’altro bronzo olimpico è finito al collo della slovena Anamari Velenšek, atleta sempre presente nei tornei più importanti.
Si è infine chiuso un anno deludente per la campionessa mondiale in carica, la giapponese Mami Umeki, che in questa stagione ha raccolto solamente due bronzi ai Grand Slam di Baku e Tokyo.

LE AZZURRE
Speranza azzurra per la qualificazione olimpica, Assunta Galeone ha vissuto una stagione tribolata anche a causa di una squalifica che l’ha costretta a saltare alcuni tornei. Bronzo al Grand Prix de L’Avana ed argento all’European Open di Roma, la campana si è mantenuta tra le migliori trenta del mondo, ma alla fine non è riuscita a staccare il ticket per Rio 2016 nonostante il settimo posto del World Masters. Al momento resta comunque lei la leader a livello nazionale, con Lucia Tangorre che è invece salita sul podio solamente nel circuito continentale (seconda a Zurigo).

IL RANKING
1 HARRISON Kayla USA 3990 
2 STEENHUIS Guusje NED 2780
3 TCHEUMEO Audrey FRA 2290
4 AGUIAR Mayra BRA 2124
5 MALZAHN Luise GER 1780
6 JOO Abigel HUN 1606
7 POWELL Natalie GBR 1594
8 VELENSEK Anamari SLO 1562
9 VERKERK Marhinde NED 1536
10 TAKAYAMA Rika JPN 1410
11 ZHANG Zhehui CHN 1059
12 UMEKI Mami JPN 1040 
13 MALONGA Madeleine FRA 1001
14 GIBBONS Gemma GBR 948
15 SATO Ruika JPN 910
16 CASTILLO Yalennis CUB 849
17 PUREVJARGAL Lkhamdegd MGL 847
18 GIAMBELLI Miranda AUS 790
19 PARK Yujin KOR 712
20 DMITRIEVA Anastasiya RUS 712

27 GALEONE Assunta ITA 546
93 TANGORRE Lucia ITA 12

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: IJF

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