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Judo
Judo: finalmente chiarita la nuova regola sugli shido. Tutte le spiegazioni
Manca oramai una sola settimana all’inizio della nuova stagione internazionale con l’African Open di Tunisi, primo torneo nel quale vedremo applicate le nuove regole proposte dalla International Judo Federation (IJF). Nel frattempo, è in corso a Baku (Azerbaijan) il seminario per chiarire definitivamente tutti i punti del nuovo regolamento, con la presenza di. Ad inaugurarlo è stato il presidente dell’IJF, lo sloveno Marius Vizer, che ha ricordato come l’obiettivo principale di queste modifiche sia quello di rendere il judo più attrattivo per gli spettatori, compresi quelli meno avvezzi a quest’arte marziale.
Se molte delle nuove regole, condivisibili o meno, appaiono abbastanza chiare, a destare il maggior interesse è stata quella riguardante gli shido. Certamente gli shido non decideranno più l’esito dell’incontro nel corso del tempo regolamentare, oramai ridotto a quattro minuti anche per gli uomini: solamente gli ippon ed i waza-ari (vista l’eliminazione dello yuko) potranno determinare il vincitore.
Il problema che si pone è però quello del golden score, dove un judoka potrebbe arrivare con una o due penalità sul groppone. L’IJF ha dunque chiarito che, in tal caso, il judoka che non ha ricevuto shido può spenderne uno o due senza perdere l’incontro, ricordando che con il nuovo regolamento l’hansoku-make, ovvero la squalifica, scatterà già al terzo shido e non più al quarto. Vediamo ora quali casi potranno verificarsi.
Se entrambi i judoka si presentano al golden score senza shido a carico, il primo a subire una penalità perderà l’incontro.
Se uno dei due judoka ha già uno shido all’attivo, l’altro potrà spendere una penalità senza perdere l’incontro. Chi riceverà per primo il secondo shido, uscirà sconfitto.
Infine, se un judoka ha già subito due shido, l’avversario potrà utilizzarne altrettanti, ed a decidere l’incontro sarà solamente la terza penalità, che darà vita ad un hansoku-make. Naturalmente l’incontro finirà in qualsiasi caso se uno dei due judoka metterà a segno una tecnica valida come waza-ari o ippon.
giulio.chinappi@oasport.it
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Immagine: IJF