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Pallamano, Giada Babbo: “La Serbia è molto forte, ma noi daremo il massimo e ce la giocheremo”

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ESCLUSIVA – E’ una delle più giovani e talentuose atlete della pallamano italiana e nonostante i suoi 19 anni è già uno sei punti di forza dell’Indeco Conversano e della Nazionale italiana che a giugno affronterà la Serbia nel play-off di qualificazione ai Mondiali di Germania 2017. Stiamo parlando di Giada Babbo, professione ala sinistra, che ci ha concesso una divertente chiacchierata all’alba di un anno molto importante nella sua carriera.

Sei una delle più giovani del gruppo della Nazionale. Che effetto fa giocare fianco a fianco con le migliori giocatrici del Bel Paese a quest’età?

“Per me è una grande soddisfazione giocare partite così importanti e sono orgogliosa di indossare la maglia azzurra”.

Restando in ottica Nazionale, è fresco il ricordo della vittoria sul Portogallo e la conquista della qualificazione ai play-off per i Mondiali. Come avete vissuto quel week-end, anche dopo il pareggio contro Israele?

“Personalmente, dopo la prima partita, ho capito che dagli sbagli si può imparare e che bisogna reagire. Purtroppo contro Israele non era andata molto bene, poichè avevamo commesso molti errori. Tuttavia, tutte noi volevamo raggiungere questo importante risultato e siamo rimaste concentrate e unite fino all’ultimo per giungere a questo traguardo che, per noi, rappresenterà certamente un punto di partenza”.

Il sorteggio ha poi detto “Serbia”, avversario già affrontato recentemente. Che tipo di partita sarà?

“La Serbia è una squadra, a parer mio, molto forte. Penso che sarà una bella partita, dove noi, daremo il massimo come sempre”.

Passando al club, hai la fortuna di giocare nella squadra della tua città, Conversano, che da anni sta monopolizzando i titoli nazionali. Qual è il vostro segreto?

“Non abbiamo dei segreti in particolare, ma ci alleniamo ogni giorno con la giusta intensità e con molto impegno“.

L’esperienza non si è esaurita in Italia, poichè con l’Indeco Conversano siete andate anche in Europa, non trovando per un pelo la qualificazione nella EHF Cup, che esperienza è stata?

“L’esperienza in EHF è stata sicuramente indimenticabile, abbiamo avuto l’occasione di giocare e confrontarci con squadre più forti di noi. Credo che queste partite aiutino a crescere e a migliorarsi“.

Sei molto giovane e hai da poco terminato la scuola superiore. Come sei riuscita a conciliare studio e sport?

“Ad essere sincera, alcune volte ho riscontrato delle difficoltà nel conciliare sport e studio. D’altra parte, la pallamano mi ha anche insegnato che, con la giusta carica, il giusto impegno e la giusta costanza, si può fare tutto”.

Foto: Roberto Muliere

gianni.lombardi@oasport.it

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