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Pallanuoto femminile, World League 2017: un bel Setterosa perde ai rigori in Ungheria. Non mancano rimpianti e recriminazioni…

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L’Italia femminile di pallanuoto esce sconfitta dopo i tiri di rigore (13-11, pari dieci alla fine dei tempi regolamentari) dalla BVSC Sportuszoda di Budapest, nell’incontro valido per la terza giornata del turno preliminare della World League 2017, ma torna nel Bel Paese con la confermata consapevolezza che si sta remando tutti insieme nel verso giusto… Discorso qualificazione tutt’altro che compromesso per le ragazze di Fabio Conti.

La cronaca della partita. Parte forte l’Italia, fortissimo Arianna Garibotti. Dopo appena 19 secondi, bomber Bianconi trasforma un tiro di rigore, poi sale in cattedra prepotentemente la rapallese dell’Ekipe Orizzonte Catania, che realizza due reti prima della conclusione del primo tempo (ne metterà a referto tre alla fine). In mezzo alla doppietta dell’azzurra, l’acuto della magiara Keszthelyi; Dorottia Szilagyi fissa, ad un minuto dallo scadere, il risultato sul 2 a 3 in favore del Setterosa.

Il secondo quarto si apre in carta carbone rispetto al primo: rigore trasformato da Roberta Bianconi. Tuttavia, le padrone di casa non fanno scappar via le italiane, infatti, Szilagyi e Szucs riportano il risultato sulla parità (4-4) nell’arco di due minuti. A trenta secondi dalla sirena, Arianna Garibotti trafigge Edina Gangl per la quinta volta, terza personale, e riporta avanti il Setterosa: 4-5.

Il terzo quarto, di netta marca patavina, è quello che potrebbe segnare il solco decisivo in nostro favore. Le giocatrici della Plebiscito Padova Laura Barzon – due volte – e capitan Elisa Queirolo sorprendono tre volte una Gangl apparsa in almeno due occasioni non impeccabile. Straordinaria fase difensiva delle ragazze di Fabio Conti, che concedono due gol alle magiare, sì, ma rendono costantemente faticosa la costruzione delle loro azioni d’attacco.

Csabai e Czigany tengono a galla l’Ungheria, ma quanta fatica… Merito della verve e della concentrazione delle azzurre, nonché della regia magistrale di coach Conti. Un po’ di “leggerezza” delle nostre e qualche discutibile, decisivo fischio arbitrale (eloquenti i segnali del corpo del CT italiano nel corso della quarta frazione di gioco) non permetteranno al bel Setterosa visto a Budapest di tornare in patria con una vittoria che sarebbe stata meritata.

Fantastica Dorottia Szilagyi, per le locali: tre gol, assist e tanta quantità. Fondamentale il gol del 10-10 realizzato da Dora Czigany ad una manciata di secondi dal termine della contesa. Ai tiri di rigori, decisive le parate di Edina Gangl, che riscatta con gli interessi una partita tutt’altro che da sufficienza piena, e gli errori di Barzon (top scorer azzurra al pari di Arianna Garibotti, con tre reti), Emmolo e Queirolo.

Il tabellino

Ungheria-Italia 10-10 (2-3; 2-2; 2-3; 4-2), poi 3-1 ai tiri di rigore

Ungheria: GANGL, CZIGANY 2, LEIMETER, SZUCS 2, TAKACS, GURISATTI, KESZTHELYI 1, PARKES, BUJKA, CSABAI 2, SOMHEGYI, BOLONYAI, SZILAGYI 3.

Italia: GORLERO, TABANI 1, GARIBOTTI 3, QUEIROLO 1, RADICCHI, AIELLO, MILLO, BIANCONI 2, EMMOLO, PALMIERI, GRAGNOLATI, BARZON 3, LAVI.

Superiorità numeriche: Italia 3/10 + 2 rigori e Ungheria 6/10. Uscite per limite di falli nel terzo tempo Bianconi (I) e Takacs (U), nel quarto Radicchi (I) e Csabai (U). Sequenza dei rigori: Bujka gol, Garibotti gol, Czigany gol, Barzon palo, Szilagyi gol, Emmolo fuori, Keszthely parato, Queirolo parato.

giuseppe.urbano@oasport.it

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