Pentathlon
Pentathlon, l’Italia vuole decollare definitivamente nel 2017. De Luca-Sotero guidano un movimento in salute
Immaginate il 2016 del Pentathlon Moderno italiano come un aereo in fase di rullaggio pronto a spiccare il volo verso mete bellissime dopo un tentativo abortito in quel di Rio de Janeiro, un po’ per sfortuna, un po’ per la bravura altrui. Il 2017, di conseguenza, dovrà metaforicamente rappresentare il decollo definitivo dello Sport del Soldato tinto d’azzurro, dopo un’annata positiva che ha certificato il buono stato di salute di tutto il movimento.
L’ottavo posto di Alice Sotero e il quinto (beffardo) di Riccardo De Luca, ottenuti alle Olimpiadi, sono state frutto di buone prestazioni sebbene mancanti dell’acuto finale da medaglia, indicazioni incoraggianti provenienti da un comparto che sta lentamente tornando un riferimento internazionale.
E’ vero, i pentatleti azzurri non salgono su un podio a Cinque Cerchi da Barcellona ’92 (bronzo nella gara a squadre, alla sua ultima apparizione nel programma olimpico in quell’occasione), a livello individuale, da Seul ’88, grazie all’argento di Carlo Massullo.
L’ottava piazza raggiunta a Rio dalla venticinquenne astigiana Alice Sotero ha rappresentato il secondo miglior risultato di una nostra atleta nel pentathlon olimpico (tintosi anche di rosa a partire da Sydney 2000), dopo il 4° posto ottenuto da Claudia Corsini ad Atene 2004. Il quinto posto del bronzo Europeo in carica nonché ex leader delle classifiche mondiali, Riccardo De Luca, ha lasciato invece tanto amaro in bocca… Sensazione spiacevole acuita dagli emozionanti sviluppi del combined conclusivo, che ha visto il carabiniere romano bronzo virtuale per qualche momento.
I costanti, ottimi piazzamenti di Pier Paolo Petroni, la vittoria di Claudia Cesarini nella pre-olimpica di marzo a Rio de Janeiro, la presenza ad alti livelli (seppur a fasi alterne) del semi-incompiuto di talento Riccardo De Luca, la crescita esponenziale di Alice Sotero, in quest’anno che va ad archiviarsi. Ancora, in ottica 2017, il ritorno alle gare della talentuosissima Gloria Tocchi, l’ingresso prepotente nel mondo dei “grandi” di Francesca Tognetti (sua sorella Aurora può invece ancora vincere tanto tra le giovani, al pari di Elena Micheli) e Alessandro Colasanti.
Tante incoraggianti premesse che fanno legittimamente immaginare il 2017 del Pentathlon Moderno azzurro ricco di soddisfazioni come al suddetto aereo ormai pronto a decollare definitivamente verso altissime vette di prestigio. Magari atterrando dolcemente in Giappone nel 2020…?!
giuseppe.urbano@oasport.it
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Foto: FIPM