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Rugby, Champions Cup – Sesta giornata: l’orgoglio non basta alle Zebre, troppo forti i Wasps. Al Lanfranchi finisce 41-27

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Le Zebre cedono ai Wasps tra le mura amiche dello stadio Lanfranchi nell’ultimo turno della fase a gironi della Champions Cup 2016/2017, con la franchigia inglese che espugna Parma per 41-27 al termine di una partita in cui padroni di casa hanno almeno ostentato accenni di reazione rispetto alle ultime deludenti uscite. Si tratta comunque della quinta sconfitta in altrettante sfide disputate nella Coppa europea, a cui si aggiunge un bilancio non esaltante di 63 punti realizzati a fronte di 290 incassati, numeri che devono dunque per forza far riflettere.

Tra le fila dei bianconeri, confermato nei trequarti il triangolo allargato caratterizzato dal neozelandese Baker come estremo, mentre dovrebbero recuperare dagli infortuni che gli avevano rallentati gli azzurri D’Apice, Van Schalkwyk e Boni. Da segnalare l’efficienza del pacchetto di mischia, dove sono presenti due piloni convocati da Conor O’Shea in occasione del prossimo Sei Nazioni: stiamo parlando di Lovotti e Chistolini, affiancati dal ritorno da titolare di Fabiani a tallonatore.

L’avvio di partita dei padroni di casa è molto propositivo sul piano dell’atteggiamento, tanto che al 3′ Biagi ruba il lancio di Taylor e innesca prontamente Baker che viene fermato vicino alla meta dalla difesa inglese. A sbloccare il punteggio ci pensa il solito Canna dalla piazzola, ma il lavoro decisivo è quello svolto dalla mischia delle Zebre bravissima a costringere gli avversari a commettere un fallo sanguinoso allo scoccare del decimo minuto. I ducali approfittano dell’inerzia dalla loro parte per sferrare un altro colpo mortifero: Furno ruba ancora la touche inglese nei 22, i beniamini del pubblico spingono ai 5 metri con Bellini e riescono finalmente a trovare il varco dopo varie fasi. Intorno alla metà della frazione inaugurale, tuttavia, le Zebre concedono il primo fallo per un ingresso laterale in ruck e Cipriani accorcia da posizione centrale per i Wasps. Nonostante i primi punti incassati, il pack italiano si rivela un’altra volta dominante conquistando il secondo fallo a favore in mischia, preludio allo splendido calcio di Violi che centra i pali da 15 metri. Al 32′ la retroguardia dei padroni di casa vacilla di fronte alle avanzate della compagine britannica e i Wasps vanno in meta con Johnson dopo alcuni raccogli e vai, anche se Cipriani non trasforma dai 22. Quasi allo scadere dei 40 minuti regolamentari i ducali rimangono in 13 per l’infortunio alla mano di Mbandò, prima di subire la seconda meta complice l’incursione di Cipriani all’interno della fragile difesa bianconera. Si va all’intervallo sul parziale di 22-13 in favore degli inglesi, visto che Daly approfitta nel migliore dei modi di un fallo in ruck per giocare una touche vincente nei 22 avversari.

Nella ripresa il copione non cambia più di tanto, l’abbrivio rimane sempre dalla parte dei Wasps che però devono attendere fino al 53′ per siglare un’altra marcatura con Johnson, la quarta complessiva tra le mura del Lanfranchi. Come spesso accade, la prima disattenzione finisce per costare carissima alla formazione italiana costretta a subire una grande giocata del velocissimo Wade sull’ala destra, il quale risulta capace di trovare il varco decisivo per l’ennesima volta quest’oggi. A dieci minuti dal termine, i ducali vanno in meta grazie a Baker: break di van Schalkwyk e bel sostegno di Mattia Bellini che serve proprio il neozelandese a coronamento di una splendida azione corale. La realizzazione di Canna, tuttavia, serve soltanto ad alleggerire un passivo piuttosto evidente, anche se almeno in questo pomeriggio non è di certo mancata la volontà ai padroni di casa. Prima del triplice fischio c’è tempo per un ulteriore meta ciascuno inutili ai fini della sostanza: Hughes realizza nelle fila degli ospiti, Ruzza onora invece il pubblico sugli spalti.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Profilo Twitter Zebre

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