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Rugby, Sei Nazioni 2017. Sergio Parisse: “Il Torneo è sempre difficile, ma vogliamo essere all’altezza. Serve continuità nella prestazione”

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Le sfide che attendono l’Italia nel Sei Nazioni 2017 sono davvero da far venire la pelle d’oca in termini di difficoltà, ma nonostante questo sono molte le aspettative riposte nella compagine guidata dal neo tecnico Conor O’Shea. In campo i fari saranno puntati su tanti giovani talenti, ma tra gli ‘anziani’ spicca sicuramente la figura del capitano della selezione Sergio Parisse, leader tecnico oltre che carismatico della formazione azzurra. Con 121 caps, infatti, il numero  dello Stade Francais è ormai un veterano del Torneo, ed ha voluto esprimere le sue impressioni quando mancano ormai pochi giorni all’esordio contro il Galles di domenica 5 febbraio. 

La partita persa contro Tonga a novembre, una settimana dopo aver scritto una pagina di storia battendo il Sudafrica, brucia ancora. A me, a tutti noi. Per certi aspetti, è una sconfitta positiva: ci mette al nastro di partenza di questo Torneo costringendoci a non pensare alla partita vinta a Firenze contro gli Springboks”.

Lo dice Conor, lo diciamo tutti: non vediamo l’ora di iniziare il 6 Nazioni, riprendere il lavoro interrotto. Sapendo che sarà dura. Il Torneo lo è sempre.

Iniziamo con due partite in casa – aggiunge Parisse – e questo è un aspetto importante: ogni volta che giochiamo all’Olimpico, davanti al nostro pubblico, è una carica in più. Vogliamo essere all’altezza, vogliamo toglierci soddisfazioni insieme ai nostri fans”.

Il Galles sarà subito una sfida impegnativa: la affrontiamo con un gruppo che è lo stesso di novembre, che sente la fiducia dei tecnici. C’è qualche innesto nuovo, quello che mi auguro è che sia la volontà, la voglia da parte di tutti noi di esprimerci sempre al meglio. Una partita alla volta, per cinque partite. Ed in questa prima fase, con due partite in sei giorni sarà cruciale la gestione tra la prima e la seconda gara. Ho, abbiamo tutti grande fiducia nello staff tecnico: pianificheranno il lavoro per portarci all’Irlanda freschi, con tante energie, specialmente dal punto di vista mentale”. L’obiettivo è chiaro nella testa del capitano: “La volontà di essere continui nella performance. Quello conta”.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Roberto Bregani

 

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