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Sci Alpino, Lindsey Vonn: “Amo Cortina. Obiettivi? Il record di Stenmark. Sofia Goggia è eccezionale! Gareggiare con gli uomini? Vedremo…”

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Lindsey Vonn è pronta per un grande weekend di Coppa del Mondo. La Campionessa statunitense, ritornata alla vittoria dopo l’infortunio, è pronta a ritoccare il suo record personale a Cortina d’Amprezzo. Alla vigilia della discesa libera odierna ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport: ripercorriamo i passaggi salienti.

 

La Vonn lancia una dichiarazione d’amore per Cortina d’Ampezzo:Uno dei miei posti del cuore, tra i preferiti di tutto il mondo. C’è sempre il sole, ogni volta ho trovato una pista con la neve in perfette condizioni. In più il paese è molto accogliente. Penso che tutte le cose belle di qui finiscono per condizionare il mio umore, mi mettono a mio agio fino al cancelletto di partenza. E negli anni scorsi ho sempre avuto i miei amici e la mia famiglia accanto a me”.

Gli obiettivi della sua stagione sono molto chiari: “Questa stagione vorrei vincere più gare possibile in Coppa per migliorare il mio record”. Il primato assoluto di Stenmark è a soli 9 successi…

 

Grandi parole di elogio per Sofia Goggia: “Lei è davvero eccezionale. Mi ricordo che l’ho incontrata l’anno scorso in Val d’Isere. È una ragazza gentile e abbiamo diversi argomenti in comune”.

Lindsey al momento non vede un suo erede: “Spero che in futuro arrivi qualcuno a portare tante vittorie al mio Paese, magari un bambino o una bambina che si è innamorato dello sci guardandomi”.

 

In passato aveva parlato a lungo sulla possibilità di sfidare gli uomini: “I miei allenatori ne stanno discutendo ora con la Fis e spero ci siano presto sviluppi. Dovremmo sapere qualcosa di più preciso dopo il Consiglio della Fis della prossima primavera”.

La statunitense non è d’accordo con le modifiche di cui sta parlando la Fis come la cancellazione del SuperG e la discesa libera in due manche: “Penso che dovremmo tenerci la Coppa così com’è e com’è sempre stata”.

L’infortunio più difficile: “Quest’ultimo al braccio destro è stato di gran lunga il peggiore, quello che mi ha procurato più dolore e allo stesso tempo quello con la riabilitazione più complicata per il danno grave a un nervo”.

 

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