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Sci di fondo, Coppa del Mondo 2017: i giovani incalzano il ‘veterano’ Federico Pellegrino

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Un quarto posto che non soddisfa appieno ma non da buttar via. Alla luce di quanto visto nella team sprint e delle ottime perfomance tra batteria e semifinale Federico Pellegrino non esce sconfitto dal weekend di Dobbiaco. Come affermato dal poliziotto stesso, la posizione nella classifica di specialità interessa relativamente al valdostano, deciso a arrivare nel miglior modo possibile a Lahti 2017. Con la sprint a tecnica classica alle prossime Olimpiadi, il fondista italiano più vincente di sempre sa benissimo di aver una ghiotta oppurtunità in Finlandia per rimpinguare il suo palmares.

VETERANO – Se la condizione non è come quella dello scorso anno bisogna anche dire che in stagione sono cresciuti tanti atleti che fanno diventare Pellegrino un veterano nonostante i 26 anni. Nella finale di Dobbiaco il valdostano si è infatti dovuto confrontare con ben quattro sprinter più giovani di lui, tre dei quali norvegesi; Haavard Solaas Taugboel (6°), Johannes Hoesflot Klaebo (3°) e Sindre Bjoernestad Skar (1°) sono i volti nuovi di un movimento che continua a sfornare talenti della velocità. Skar, alla quarta finale in Coppa del Mondo, si aggiunge alla lunga dinastia dei norvegesi capaci di vincere almeno una sprint (ben 15 negli ultimi 10 anni) e complica ulteriormente i piani dei tecnici scandinavi in vista della rassegna iridata. Alla partita non ha partecipato Sergey Ustiugov, uno dei pochi che hanno fatto classifica al Tour de Ski presenti in Val Pusteria. La caduta nelle qualificazioni ha precluso la possibilità al russo di recuperare terreno su Martin Johnsrud Sundby, sempre leader della generale con 177 punti di margine.

Chi festeggia nell’Armata Rossa è Natalia Matveeva. Positiva all’Epo nel gennaio 2009, la russa a 30 anni è tornata sul gradino più alto del podio a distanza di 10 anni. Non sazia, Matveeva ha poi bissato il successo nella team sprint in coppia con la giovane Yulia Belorukova. In casa Italia buona prestazione di squadra con Ilaria Debertolis, Gaia Vuerich, Greta Laurent e Debora Roncari in zona punti. Ci si aspettava tuttavia qualcosa di più dalle batterie sopratutto da Vuerich, crollata nelle fasi finali mentre era in piena lotta per un posto tra le migliori dodici (dalla sua batteria sono arrivate le lucky loser).

francesco.drago@oasport.it

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