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Slittino: fatti e misfatti della tappa di Coppa del Mondo a Koenigssee

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Gli Europei e la Coppa del Mondo a Koenigssee hanno decretato dei vincitori, cui è stata dedicata tutta l’attenzione dovuta, ma credo la stessa attenzione dovrebbe andare a tutti i quasi 160 atleti presenti. Parlare di ognuno sarebbe impossibile, quindi vi racconterò di 5 di essi attraverso alcuni episodi, che li hanno visti protagonisti la scorsa settimana a Königssee.

SANDRA ROBATSCHER – La giovane altoatesina non ama il difficile budello bavarese. Durante gli allenamenti ufficiali è riuscita a portare a termine solo 4 discese, cadendo in due. Nonostante questo mercoledì ha corso la Nations Cup, chiudendo 7°. E’ riuscita a qualificarsi e si è classificata 15° ai Campionati Europei. È stata anche una delle poche atlete a scendere anche la seconda manche, sotto una nevicata intensa ed insidiosa. Sandra non ha mollato, ha tenuto duro ed ha affrontato i suoi demoni. A 21 anni appena compiuti è molto più “grande” di persone che hanno il doppio della sua età anagrafica!

ANDI LANGENHAN – Andi ha chiuso il 2016 con un 3° posto nella sprint di Park City. Da inizio stagione ha collezionato già 3 podi. Tutti gli slittinisti, però, prima o poi si trovano ad affrontare un nemico insidioso, che non sempre riescono a sconfiggere: il mal di schiena. Dopo una sola discesa di allenamento ufficiale, Andi ha dovuto saltare quelle successive e ha preferito rinunciare alla gara di venerdì. Sicuramente tornare a casa in anticipo, rinunciando a giocarsi il Campionato Europeo gli è costato, ma l’obiettivo stagionale sono i Mondiali di Igls ed a quelli ogni atleta sa di doversi presentare al top della forma. Andi è un ragazzo in gamba, che da anni studia per preparare il proprio futuro e siamo sicuri che tornerà presto sulla slitta, con la consueta determinazione.

DAVID GLEIRSCHER – Il giovanissimo Austriaco, vincitore della Nations Cup di mercoledì, venerdì ha concluso la prima manche nelle retrovie. Nonostante fosse impossibile migliorarsi in modo considerevole, è partito nella seconda discesa. Arrivato nello Schlangengrube (ndr: tana del serpente), ha anticipato troppo l’uscita da una curva, sbattendo a sinistra. È stato scaraventato col viso contro la parete di destra, una gamba oltre le protezioni, ed è rotolato giù, seguito dalla sua slitta. La mente è subito corsa a Vancouver. 12 febbraio 2010. Per fortuna, oltre a un forte spavento e tanti lividi, non ci sono state conseguenze. Appena poche ore dopo, era lo stesso David a rassicurare tutti dall’ospedale di Bad Reichenhall sul proprio profilo Facebook: “…Per fortuna mi è venuto solo un occhio nero. Mi fa ancora male il collo, ma ora ricarico le batterie per tornare ad attaccare di nuovo a Sigulda!..”.

CHRIS MAZDZER – Nel gennaio 2016 Chris arrivò 4° ai Mondiali sia nel formato tradizionale, sia nella Sprint. Venerdì ha sceso una prima manche non eccellente, ma discreta. Purtroppo nella seconda ha approcciato male il falso rettilineo ed ha chiuso 29°. Capita, è lo sport, ma cosa fa un ragazzo cresciuto vicino ad un lago di montagna, quando vuole chiarirsi le idee? Si butta nell’acqua gelata!

AILEEN FRISCH – Conobbi Aileen all’inizio del 2013. Giovane promessa tedesca, campionessa del Mondo Junior in carica. Poi arrivarono altre atlete, nella competizione per accedere alla Nazionale teutonica altre ebbero la meglio e, nel 2014, inaspettatamente Aileen annunciò il proprio ritiro dall’attività agonistica. In vista dei Giochi Olimpici di Pyeongchang 2018, la Corea del Sud decise di rafforzare le proprie fila per poter sperare in buoni risultati nelle Olimpiadi di casa. Contattarono Aileen e lei accettò di cambiare nazionalità e tornare sulla slitta. Venerdì, grazie alla sua presenza, per la prima volta la staffetta coreana sembrava avere qualche speranza di ottenere un risultato onorevole, ma Aileen è caduta nel Labirinto. Sulla stessa pista in cui si era classificata 3a nel gennaio 2013. La maggior parte di questi episodi, per fortuna, ha fatto più male all’orgoglio, che al corpo, ma già il prossimo fine settimana a Sigulda faranno parte del passato. Saranno solo esperienze da lasciarsi alle spalle e da cui imparare piccole grandi lezioni di vita.

A cura di Paola Castaldi

Foto: Paola Castaldi

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