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Short Track
Speed skating: Andrea Giovannini, un ragazzo cresciuto con il lavoro e la dedizione
“Sono soddisfatto! Ovviamente la seconda giornata e sopratutto i 1500 metri non mi hanno fatto sorridere impedendomi di avere una classifica finale migliore, però la cosa che mi conforta è la prestazione nei 5000 m dove ho ottenuto il quarto posto e soprattutto il tempo mi dà fiducia in vista dei Mondiali su singole distanze di Pyeongchang (ndr. 9-12 febbraio)“. Sono queste le impressioni a caldo di Andrea Giovannini, rivelatici dopo il sesto posto dei Campionati Europei Allround di Heerenveen (Olanda). Un Giovannini sempre più convincente, soprattutto nelle specialità del fondo, come da egli stesso ricordato. In particolare nei 5000 m, il 23enne di Baselga di Pinè ha sfiorato il proprio personale di 1 centesimo (6’21″78 contro il 6’21″77) su un ghiaccio decisamente più lento rispetto a Calgary (Canada) dove il pinetano ha ottenuto il suo primato. Un dato molto significativo per i prossimi eventi internazionali. Ma chi è questo skater balzato agli onori delle cronache con la vittoria di Astana (Kazakistan) nella mass start di Coppa del Mondo?
Un ragazzo che fa dell’umiltà il suo credo. Lavoro e tenacia sono i suoi dogmi, o assiomi, fate voi, a cui crede ciecamente. Una crescita costante a partire dai successi giovanili quando Andrea si aggiudicò a Collalbo nel 2013 2 ori (3000 metri, inseguimento a squadre), 1 argento (5000 metri) ed 1 bronzo (classifica allround) nei Mondiali juniores. Cresciuto nel mito di Enrico Fabris, Giovannini ha iniziato la sua scalata nel duro mondo dello speed skating, dominato dai maestri olandesi. Nell’era di Sven Kramer è difficile riuscire ad imporsi ma con dedizione il classe ’93 di anno in anno mostra dei miglioramenti significativi. Il colpo kazako è ancora qualcosa che rimane scolpito nella mente: un’azione da finisseur, partito a 4 giri dal termine, cogliendo di sorpresa tutti gli avversari ed arrivando a braccia alzate. Un qualcosa di simile che accadde già a Seoul nel 2014 quando 21enne, sempre nella gara di gruppo, l’azzurro centrò il bersaglio grosso.
Cosa aspettarsi dunque da lui? Difficile da dire perchè il livello di competizione è molto alto e sfidare colossi come la citata Olanda, gli Usa, la Russia ecc. farebbe tremare i polsi a chiunque. Ma questo ragazzo ha dimostrato carattere e chissà, si può davvero sognare e non perchè debba essere il nuovo Fabris ma semplicemente Andrea Giovannini: uno skater cresciuto per gradi.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto da pagina facebook Andrea Giovannini