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Tennis, Australian Open 2017: Mirjana Lucic-Baroni sorprende Karolina Pliskova e vola in semifinale. Ci sarà la sfida con Serena Williams

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Continua la favola della croata (n.79 WTA) Mirjana Lucic-Baroni negli Australian Open 2017. La 34enne nata a Dortmund ha infatti superato la favorita della vigilia Karolina Pliskova (n.5 del ranking WTA) con il punteggio di 6-4 3-6 6-4 in 1 ore e 50 minuti di gioco conquistando le semifinali di un torneo del Grande Slam a distanza di 18 anni, quando la giocatrice slava raggiunse questo traguardo a Wimbledon nel lontano 1999. Lucic-Baroni che ora, nel prossimo turno, se la vedrà con la grande favorita dell’Open australiano Serena Williams, n.2 del mondo, vincitrice nell’altro incontro in programma sulla Rod Laver Arena contro Johanna Konta (n.9 WTA) 6-2 6-3 in 1 ora e 17 minuti di partita.

Partendo dal confronto tra la croata e la ceca, il primo set è stato caratterizzato dalle alte percentuali di punti ottenuti  in risposta dalla n.79 del mondo, a sfiorare il 70% (contro la seconda), con una Pliskova non così incisiva nel fondamentale del servizio. Pertanto, dopo aver perso il proprio turno in battuta nel terzo game, la Lucic-Baroni ha reagito pareggiando le sorti della frazione nel sesto gioco e poi aggiudicandosi il parziale 6-4, breakando nuovamente l’avversaria.

Nel secondo set, la resa della battuta della slava è crollata improvvisamente consentendo alla potenza della Pliskova di esprimersi e fare la differenza in ogni zona del campo. Il break del secondo game sveglia la finalista degli Us Open 2016 che, recuperando subito lo svantaggio, non ha dato più tregua all’avversaria ottenendo sempre il break nei turni al servizio di Mirjana nel secondo parziale. Il 6-3 finale prolunga la partita al terza e decisiva frazione.

In questo caso, inaspettatamente, è stata la Lucic-Baroni ad emergere, grazie ai 20 colpi vincenti contro gli 8 della Pliskova. Entrambe hanno elevato il loro tennis, rischiando molto di più e, non a caso, i break nei primi 6 games sono stati ben quattro (due per parte). Nella fase calda della frazione, però, la croata ha mostrato più lucidità strappando a zero la battuta alla rivale e chiudendo i conti (6-4).

Nessuna sorpresa invece nell’altra partita in programma. La Williams ha infatti mostrato grande maturità e classe nel match contro la Konta, facendo valere anche l’esperienza.

Nel primo set, con il solito servizio Serena ha saputo togliersi dai guai facendo poi valere la sua eccezionale profondità di palla che tanto fastidio ha dato alla britannica. Dopo aver fallito la chance “break” del terzo game, Johanna ha subito il contraccolpo psicologico perdendo la battuta e favorendo l’avversaria. La statunitense ha così gestito il confronto nel modo migliore concludendo 6-2 e facendo suo un altro turno in battuta della rivale.

Nel secondo set, il break del terzo game in favore della n.9 del mondo ha illuso un po’ tutti ma non ha scomposto più di tanto Serena. La tennista stelle e strisce, infatti, facendo appello alle sue infinite risorse, dal 3-2 ha inflitto una serie di 4 giochi a zero alla Konta, inducendola spesso e volentieri all’errore: 22 unforced error contro 11 winners per lei parlano chiaro. Una strategia vincente valsa all’americana l’ottava semifinale della carriera a Melbourne.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da pagina facebook Australian Open

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