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Tennis, Australian Open 2017: Nick Kyrgios, l’esempio di come sprecare un grande talento

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Nick Kyrgios è il grande sconfitto della giornata agli Australian Open. La rimonta subita con Andreas Seppi è il simbolo di quanto il nativo di Canberra si ancora lontano dal poter diventare un potenziale top. Perdere al quinto dopo aver avuto due set di vantaggio non è una cosa mai accaduta e può anche succedere nel mondo del tennis, ma quello che è assolutamente sbagliato è l’atteggiamento mostrato in campo da Kyrgios, il modo nel quale ha buttavo via metà del terzo set e tutto il quarto, permettendo al tennista italiano,che invece è l’esempio di un serio professionista, di rientrare in partita e poi vincerla.

Il 21enne australiano è stato dotato di un grandissimo talento e di un ottimo fisico, doti che lo potrebbe tranquillamente portare tra i primi dieci del mondo. Tutto questo, però, a volte non basta, soprattutto se si ha un carattere troppo fragile come quello di Kyrgios. Un rovescio sbagliato e magari una parola di troppo dal suo angolo hanno innescato la follia dell’australiano, che ha praticamente smesso di giocare, camminando per il campo e assumendo un atteggiamento assolutamente riluttante verso la partita.

Non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima. Si sta parlando di un giocatore che ha subito una squalifica di otto settimane (poi ridotta a tre) per un atteggiamento antisportivo nel match di secondo turno al Masters 1000 di Shanghai lo scorso anno. Kyrgios ha giocato due set quasi perfetti e poi nei successivi due ha totalmente perso la testa. Nel quinto, spinto dalla voglia di non fare l’ennesima figuraccia davanti al proprio pubblico, ha mostrato un po’ di carattere e molte variabili del suo comunque immenso talento.

Di tennisti con un carattere particolare ce ne sono stati molti ed alcuni sono anche tra i più amati dai tifosi di tutto il mondo. Kyrgios sta assumendo però un atteggiamento che non lo fa sicuramente apprezzare dal pubblico, anche se quando decide di giocare solo a tennis regala sicuro spettacolo.

A 21 anni è arrivato il tempo di maturare e di cominciare a diventare un tennista che possa puntare a traguardi importanti. Per fare ciò ci vuole una programmazione e deve partire anche dalla scelta di un allenatore, altro capitolo assurdo della vita sportiva del ragazzo di Canberra. Queste le sue parole alla fine della partita con Seppi: “L’allenatore è sempre un punto interrogativo in questo momento per me. Dovrei pensare seriamente a cercarne uno. Voglio dire, non credo che ci sia qualcuno nella top 100 senza un allenatore. Questo deve sicuramente cambiare”.

Avere la consapevolezza che si sta commettendo un grande errore e che sta probabilmente buttando via una grande carriera è già un piccolo passo in avanti. Kyrgios deve, però, farne ancora molti perchè la strada da percorrere è ancora molto lunga.

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foto: pagina FB Kyrgios

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