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Tennis, Australian Open 2017: Roberta Vinci guida una pattuglia italiana tra incertezze e dubbi

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Saranno cinque le azzurre inserite nei main draw degli Australian Open 2017 (16-29 gennaio) in quel di Melbourne. Le ambizioni delle nostre giocatrici, alla vigilia della costituzione del tabellone (13 gennaio), non sono molte tenendo conto delle condizioni fisiche e mentali con le quali arrivano all’appuntamento.

Partendo da Roberta Vinci, n.1 del Bel paese ed ex top10 attualmente in 18esima posizione nel ranking WTA, in chiusura del 2016 è stata molto vicina ad appendere, come si suol dire, la racchetta al chiodo. Non è carino, visto che parliamo di una donna, specificare che le primavere sono 33 ed alle 34 non manca poi molto. Tuttavia, l’anagrafe non è certo un fattore favorevole alla tarantina, per i tanti acciacchi fisici che hanno costellato l’ultima sua stagione. Problemi che non le hanno consentito di esprimere il proprio miglior tennis, così diverso da quello delle altre. Un gioco molto difficile, di tocco e precisione, in cui la potenza è un aspetto “marginale”. Un’antitesi se pensiamo alle atlete moderne cresciute a suon di muscoli, ispirandosi a chi ha cambiato per sempre la disciplina, ovvero Serena Williams. E’, dunque, tra dubbi ed incertezze che la Vinci scende nuovamente in campo sul cemento australiano, speranzosa di migliorare il proprio record personale nel primo Major dell’anno ed essere protagonista della seconda settimana.

Venendo a Camila Giorgi (n.72 del mondo), la giocatrice di Macerata avrebbe tutto per poter aspirare a ben altre traguardi. Aggressività e potenza non le mancano e sull’hard queste caratteristiche sono molto premianti. Tuttavia, il controllo e la gestione sono il vero limite della 25enne marchigiana, capace di battere Angelique Kerber ma, nello stesso tempo, perdere mestamente contro una qualificata. Un saliscendi continuo quello della Giorgi che mai le ha garantito i risultati sperati. La stagione 2017 è iniziata più che discretamente: le semifinali del torneo di Shenzhen (Cina) rappresentano un riscontro onorevole ma la sconfitta contro la statunitense Alison Riske, giocatrice alla portata della nostra portacolori, alimenta le solite perplessità. L’obiettivo, dunque, in Australia sarà quello di trovare un minimo di equilibrio e puntare a migliorare il terzo turno raggiunto nel 2015.

Arrivando al capitolo Sara Errani, la situazione si fa decisamente problematica. L’emiliana è reduce da una stagione orribile, costellata da tante eliminazioni al primo turno. Il tennis vario di Sarita ha lasciato spazio ad una rappresentazione scialba prima di mordente rispetto alla quale le avversarie hanno avuto, spesso, vita facile. E’ proprio per ritrovare se stessa che la Errani a chiosa del 2016 ha deciso di interrompere il rapporto con il suo coach storico Pablo Lozano, dopo 12 anni, tornando alla corte del suo primo allenatore Michele Montalbini. Scesa infatti in classifica generale al 49° posto l’azzurra vuol riprendere il filo del discorso interrotto. Sfortunatamente il 2017 non sembra essere stato molto fortunato al momento: il ko contro Christina McHale a Brisbane ed il forfait nel WTA di Hobart per un risentimento muscolare alla coscia sinistra non sono certo due presagi positivi.

Chiosando su Francesca Schiavone e Karin Knapp. La leonessa ha annunciato, poco dopo l’uscita di scena nel citato torneo di Hobart, che quest’anno sarà l’ultimo sui campi. La vincitrice del Roland Garros 2010 vivrà dunque quest’ultima stagione in modo decisamente particolare, cosciente che successivamente ci saranno altri target da centrare. La Knapp, invece,  uscita di scena dal circuito a causa di un infortunio e scesa alla posizione 145 della WTA, ricorrerà alla  formula del ranking protetto ovvero la possibilità di “conservare il proprio ranking”, rientrando così nel main draw, offerta a quei giocatori e a quelle giocatrici che restano fuori dal circuito per lunghi periodi, anche se la causa dello stop deve scaturire da motivi di ordine fisico. Nel caso specifico di Karin si parla del 45° posto in classifica. Pertanto sulle condizioni della giocatrice di Brunico c’è un grande punto interrogativo.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da pagina facebook Us Open

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