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Tennis, Tathiana Garbin: “Il mio ruolo in Fed Cup? Una grande sfida, non ho paura delle critiche”

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Sono cosciente che sarà un impegno difficile e che per ricostruire il tennis femminile italiano ci vorrà del tempo, forse anche degli anni… Ma per me è una grande sfida, non ho paura, nemmeno delle critiche se non arrivassero i risultati. Sono pronta!“. Così Tathiana Garbin, nuovo capitano non giocatore dell’Italia in Fed Cup, si dimostra determinata in vista dell’impegno dell’11 febbraio a Forlì  che vedrà la nostra squadra sfidare nel primo turno di Serie B la Slovacchia della n.6 del mondo Dominika Cibulkova, vincitrice delle WTA Finals 2016.

Un periodo molto difficile per il tennis femminile italiano (anche maschile) dopo anni di successi: 4 vittorie e cinque finali. Sembra passato un secolo da quel magico 2013 e la finale di Cagliari contro la Russia (4-0). Ora per la Garbin si prospetta un percorso irto di ostacoli a cominciare dalla pesante eredità di Corrado Barazzutti: “Ha avuto parole generosissime per me, mi sento in debito – ha dichiarato la Garbin in un’intervista al Corriere della Sera aggiungendo – Ho ricevuto un dono: mi ha lasciato la sua creatura”.

Una creatura che, però, risente dei tanti risultati negativi delle nostre giocatrici. Dopo il magico 2015, con la finale tutta italiana agli Us Open tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci, il nostro movimento ha mostrato crepe importanti e le nuove leve fanno una gran fatica ad imporsi a livello professionistico. Sono ancora loro, Roberta Vinci, Sara Errani a dover tirare la carretta ma l’anagrafe ed i problemi fisici cominciano a presentare il conto. Entriamo in un periodo di transizione ammette la capitanaLe Highlander faranno scuola con la loro esperienza, le giovanni hanno voglia di emergere. Però ci sono anche le avversarie, ovvio…“.

Garbin che ha subito voluto parlar chiaro con le veterane del gruppo. Schiavone, Errani e Vinci sono state tutte chiamate all’appello ma la presenza sarà  dipendente dalle condizioni fisiche. Una situazione diversa riguarda Camila Giorgi, in causa con la Fit dopo il grande rifiuto dell’incontro con la Spagna: “Vorrei aspettare a parlarne. Prima voglio vederla a Melbourne, farci quattro chiacchiere. Ogni problema si può risolvere – sostiene “Tax”.

Tra i prospetti indicati dalla nuova leader del gruppo azzurro ci sono: “Paolini (classe ’96), Trevisan (classe ’93), Pieri (classe ’97), Brescia (classe ’96), Rosatello (class ’95) e Ferrando (’95), nipote di Linda ex n.33 WTA. C’è luce in fondo al tunnel però pretendere risultati subito non è realistico. La mia esperienza è al loro servizio“.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da profilo twitter Tathiana Garbin

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