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Volley, che Italia sarà nel 2017? Tutti gli azzurri che si sono messi in mostra: reparto per reparto. Zaytsev, Giannelli, Juantorena e giovani

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SCHIACCIATORI

 

Ivan Zaytsev è la grande novità nel ruolo. Lo Zar ha dominato le Olimpiadi e ci ha trascinato fino in Finale giocando da opposto ma era già deciso che a Perugia sarebbe diventato martello non appena fosse rientrato Atanasijevic. Per il momento l’icona del volley italiano sta rendendo abbastanza bene in posto 4, ogni partenza aumenta il suo livello in ricezione (si sta dimostrando parecchio solido) e man mano sta rimodulando anche la fase offensiva in base alle nuove esigenze. I due ultimi esperimenti con la Nazionale, in era Berruto, non avevano convinto nel rendimento ma soprattutto era lo stesso giocatore che non sembrava sicuro dei propri mezzi. Ora la testa di Ivan spinge anche le gambe e si stanno vedendo i risultati, ma chissà cosa succederà in Nazionale.

La perfezione di Osmany Juantorena ha dell’incredibile. La Pantera ha dei picchi da far paura, la sua fase offensiva tocca delle percentuali che spesso superano il 70%, martella pesantemente e insieme a Sokolov è una garanzia per la sua Civitanova che comanda la classifica. Pochi proclami quest’anno ma la Lube macina gioco e Osmany si sta mettendo particolarmente in mostra, strascinando i compagni. Sul futuro in Nazionale vedremo ma una cosa è certa: è fondamentale per i nostri colori.

Filippo Lanza è il capitano di Trento e uno dei pilastri della Nazionale. Quanto è stato necessario si è caricato sulle spalle la squadra da vero leader, approfittando di un super Giannelli e dell’affiancamento di Tine Urnaut. Come spesso accade si mette in luce soprattutto in ricezione e delude molto raramente, distinguendosi per la sua continuità. Lo rivedremo sicuramente in azzurro: è una garanzia.

 

Alle spalle di questi tre colossi, però, si fatica a trovare qualcuno di davvero competitivo. Il problema schiacciatori si sta sentendo in Italia da un paio di stagioni ed è già stato evidenziato più volte anche dagli addetti ai lavori. Urge trovare una soluzione per il futuro quando si arriverà in prossimità del ricambio generazionale.

Confortante il rientro di Jiri Kovar dopo più di un anno fuori dai campi per problemi fisici. Ha giocato un paio di partite da titolare a Civitanova accanto a Juantorena e ha risposto bene: sarebbe da recuperare proprio come Simone Parodi il cui recupero procede lentamente. Nell’era Berruto era un riferimento di banda poi i problemi fisici e le operazioni lo hanno parecchio limitato: ora a Piacenza sta iniziando a giocare da titolare, Giuliani gli sta dando fiducia e spera di portarlo ai livelli che gli competono. Se tornasse quello dei giorni migliori saremmo tutti più sicuri… Luigi Randazzo ha cambiato maglia durante la stagione, si è accasato a Verona e si è ben comportato nelle ultime due uscite: vedremo come proseguirà la sua annata.

Oleg Antonov, tra i 12 che hanno conquistato l’argento alle Olimpiadi di Rio 2016, non sta giocando molto a Trento. Riserva di Filippo Lanza e Tine Urnaut, trova spazio nel caso di turnover. Iacopo Massari ha pochissimo spazio a Modena e quando gioca alterna prestazioni convincenti a grandi difficoltà. Abbiamo già detto di Sebastiano Milan che, in caso di presenza di Giannotti, gioca di banda. E poi gli eterni Mattia Rosso, Iacopo Botto, Gabriele Maruotti.

 

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