Pallavolo
Volley, che Italia sarà nel 2017? Tutti gli azzurri che si sono messi in mostra: reparto per reparto. Zaytsev, Giannelli, Juantorena e giovani
Buon anno a tutti. Il 2017 è da poche ore entrato nelle nostre vite e sarà una stagione ricca di grande volley che culminerà con gli Europei in Polonia e la Grand Champions Cup in Giappone a cui l’Italia è stata invitata. La nostra Nazionale è reduce dall’argento conquistato alle Olimpiadi di Rio 2016 e nell’anno appena incominciato andrà a caccia del bersaglio grosso, provando a conquistare un trofeo e a imporsi in una competizione, cosa che non riusciamo a fare dall’ormai lontano 2005.
Gli azzurri si stanno mettendo in luce anche in SuperLega, il massimo campionato italiano giunto ormai alla metà del girone di ritorno, assolutamente avvincente ed equilibrato, ricco di colpi di scena e di molteplici sorprese.
Iniziamo il 2017 analizzando la situazione in casa Italia reparto per reparto, focalizzandoci sugli azzurri che si sono espressi nel migliore dei modi e su quei giocatori che possono essere interessanti in ottica Nazionale. Chicco Blengini dovrebbe firmare ufficialmente per il prolungamento di contratto nelle prossime settimane e rivestirà il ruolo di CT almeno fino ai Mondiali 2018, abbandonando la panchina della Lube. Per conoscere i vari giocatori e le loro prestazioni ti basterà cliccare sulle varie pagine.
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PALLEGGIATORI
Simone Giannelli è il palleggiatore di riferimento per l’Italia. Il titolare della nostra Nazionale sta disputando una stagione meravigliosa: è spesso il migliore in assoluto tra le fila di Trento, sta formando un’ottima diagonale con Nelli e ha saputo lavorare bene anche con Stokr, sta migliorando l’intesa con i centrali e soprattutto emerge anche a livello individuale brillando al servizio e a muro oltre che a inventarsi diversi colpi di seconda.
La SuperLega promuove comunque i giovani. Sta giocando bene Luca Spirito a Ravenna, in diagonale con l’agguerrito Maurice Torres. Milano è in fondo alla classifica ma Riccardo Sbertoli è da monitorare con attenzione.
In sostanza si sta cercando il vice Giannelli. Può essere ancora Daniele Sottile come alle Olimpiadi? L’espertissimo regista è l’unico dei magnifici 12 a non giocare in una delle quattro big, a Latina sta disputando una discreta stagione. Michele Baranowicz, titolare a Verona che si è ripresa solo con l’arrivo di Grbic dopo sette sconfitte in nove partite, ha avuto negli ultimi anni un rapporto controverso con la Nazionale: vedremo se riuscirà a ritornare in corsa.
Non dimentichiamo il veterano Manuel Coscione (a Vibo Valentia), Santiago Orduna gioca da italiano a Modena.
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OPPOSTI
Giulio Sabbi è il capocannoniere della nostra SuperLega (ha superato Hernandez nell’ultima giornata) ed è uno dei top 3 in Europa (il pesante 0 di Milano lo ha messo in difficoltà nella classifica continentale per bomber). L’opposto di Molfetta è indubbiamente il faro della propria squadra, formazione che alla vigilia del torneo non poteva vantare particolari velleità. Il 27enne ha ribadito per l’ennesima volta che in una società di bassa classifica riesce a rendere al meglio. Merita comunque un’occasione in Nazionale per quello che sta facendo e perché in passato ha sempre onorato la maglia: vedremo se alla prova del nove saprà esprimersi su questi stessi livelli.
Luca Vettori era la riserva di Ivan Zaytsev in Nazionale e potrebbe ritrovarsi titolare nella prossima stagione. A Modena sta disputando una buona stagione, come ha sempre abituato in SuperLega. La sua squadra va in difficoltà con le piccole, i Campioni d’Italia hanno perso ben 11 punti contro squadre della seconda parte della classifica, ma l’opposto ha steccato raramente intendendosi bene con Orduna e dividendosi il fronte offensivo con Earvin Ngapeth. Qualche volta va in difficoltà nei big match ma, se lo Zar non dovesse tornare in posto 2, il 25enne sembra essere il candidato principale per essere il nostro terminale offensivo di riferimento.
La grande rivelazione è Gabriele Nelli che è stato definitivamente lanciato da titolare a Trento. Il 23enne si è messo in mostra in diverse partite, ha rilevato l’esperto Jan Stokr, è cresciuto tecnicamente e caratterialmente, facendo capire di essere un eccellente giocatore. Il futuro sembra essere dalla sua parte e ci sono ampi margini di miglioramento. In diagonale con Giannelli rende davvero molto bene. Un piccolo problemino fisico gli ha rovinato l’ultima settimana dell’anno ma lo rivedremo prontamente all’opera nel 2017.
Ivan Zaytsev ha fatto fuoco e fiamme alle Olimpiadi nel ruolo di opposto e ha giocato in questo ruolo anche nella prima metà del girone d’andata quando Aleksandar Atanasijevic era ancora ai box. Lo Zar è poi passato nel ruolo di schiacciatore e in posto 4 vuole proseguire la propria carriera. Ne parleremo più approfonditamente nella parte dedicata ai martelli.
La capolista Civitanova si affida al bulgaro Tsvetan Sokolov, Perugia beneficia del serbo Aleksandar Atanasijevic, Piacenza è nelle mani del cubano Ramos Hernandez, Verona approfitta delle performance del greco Mitar Djuric, Monza viene supportata dal tedesco Simon Hirsch, Vibo Valentia ha optato per lo slovacco Peter Michalovic, Ravenna sta ottenendo ottimi risultati grazie al portoricano Maurice Torres. E così per trovare altri opposti italiani bisogna scendere fino all’undicesima piazza occupata da Latina che schiera l’eterno Alessandro “Fox” Fei.
A Padova il solito Stefano Giannotti continua a martellare ma attenzione al 20enne Sebastiano Milan che gioca di banda ma che ha anche sostituito il compagno in posto 2. È un buon elemento, bisognerebbe buttarci l’occhio…
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SCHIACCIATORI
Ivan Zaytsev è la grande novità nel ruolo. Lo Zar ha dominato le Olimpiadi e ci ha trascinato fino in Finale giocando da opposto ma era già deciso che a Perugia sarebbe diventato martello non appena fosse rientrato Atanasijevic. Per il momento l’icona del volley italiano sta rendendo abbastanza bene in posto 4, ogni partenza aumenta il suo livello in ricezione (si sta dimostrando parecchio solido) e man mano sta rimodulando anche la fase offensiva in base alle nuove esigenze. I due ultimi esperimenti con la Nazionale, in era Berruto, non avevano convinto nel rendimento ma soprattutto era lo stesso giocatore che non sembrava sicuro dei propri mezzi. Ora la testa di Ivan spinge anche le gambe e si stanno vedendo i risultati, ma chissà cosa succederà in Nazionale.
La perfezione di Osmany Juantorena ha dell’incredibile. La Pantera ha dei picchi da far paura, la sua fase offensiva tocca delle percentuali che spesso superano il 70%, martella pesantemente e insieme a Sokolov è una garanzia per la sua Civitanova che comanda la classifica. Pochi proclami quest’anno ma la Lube macina gioco e Osmany si sta mettendo particolarmente in mostra, strascinando i compagni. Sul futuro in Nazionale vedremo ma una cosa è certa: è fondamentale per i nostri colori.
Filippo Lanza è il capitano di Trento e uno dei pilastri della Nazionale. Quanto è stato necessario si è caricato sulle spalle la squadra da vero leader, approfittando di un super Giannelli e dell’affiancamento di Tine Urnaut. Come spesso accade si mette in luce soprattutto in ricezione e delude molto raramente, distinguendosi per la sua continuità. Lo rivedremo sicuramente in azzurro: è una garanzia.
Alle spalle di questi tre colossi, però, si fatica a trovare qualcuno di davvero competitivo. Il problema schiacciatori si sta sentendo in Italia da un paio di stagioni ed è già stato evidenziato più volte anche dagli addetti ai lavori. Urge trovare una soluzione per il futuro quando si arriverà in prossimità del ricambio generazionale.
Confortante il rientro di Jiri Kovar dopo più di un anno fuori dai campi per problemi fisici. Ha giocato un paio di partite da titolare a Civitanova accanto a Juantorena e ha risposto bene: sarebbe da recuperare proprio come Simone Parodi il cui recupero procede lentamente. Nell’era Berruto era un riferimento di banda poi i problemi fisici e le operazioni lo hanno parecchio limitato: ora a Piacenza sta iniziando a giocare da titolare, Giuliani gli sta dando fiducia e spera di portarlo ai livelli che gli competono. Se tornasse quello dei giorni migliori saremmo tutti più sicuri… Luigi Randazzo ha cambiato maglia durante la stagione, si è accasato a Verona e si è ben comportato nelle ultime due uscite: vedremo come proseguirà la sua annata.
Oleg Antonov, tra i 12 che hanno conquistato l’argento alle Olimpiadi di Rio 2016, non sta giocando molto a Trento. Riserva di Filippo Lanza e Tine Urnaut, trova spazio nel caso di turnover. Iacopo Massari ha pochissimo spazio a Modena e quando gioca alterna prestazioni convincenti a grandi difficoltà. Abbiamo già detto di Sebastiano Milan che, in caso di presenza di Giannotti, gioca di banda. E poi gli eterni Mattia Rosso, Iacopo Botto, Gabriele Maruotti.
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CENTRALI
Dei tre azzurri presenti a Rio soltanto uno gioca titolare: il capitano Emanuele Birarelli, onnipresente al centro per la sua Perugia dove sta confermando per l’ennesima volta in carriera il suo elevato rendimento. Speriamo che la salute ce lo conservi ancora a lungo e che anche nei prossimi anni sia lui a guidare l’Italia. Simone Buti (a Perugia) e Matteo Piano (a Modena) stanno infatti giocando con il contagocce: il Buto è chiuso da Birarelli e dal fenomeno Marko Podrascanin, Teuzzo ha davanti la concorrenza dei fortissimi Max Holt e Kevin Le Roux (probabilmente la miglior coppia al mondo).
A Trento è esploso Daniele Mazzone che a suon di grandi prestazioni si alterna perfettamente con Sebastian Solé e Simon Van De Voorde. Ha 24 anni e potrebbe essere la rivelazione per il futuro più immediato. Chicco Blengini, CT della Nazionale (in attesa dell’ufficializzazione del prolungamento di contratto), utilizza Enrico Cester e Davide Candellaro nella sua Civitanova.
Dietro, però, sembrano emergere dei giovani molto interessanti. Su tutti sta facendo bene Fabio Ricci a Ravenna che è affiancato dall’altro promettente Elia Bossi. Molfetta sta dando fiducia ad Alberto Polo e Marco Vitelli, altri due elementi che potrebbero avere un futuro. Gianluca Galassi è titolare fisso a Milano. Nei prossimi anni qualcuno di questi farà il salto definitivo.
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LIBERI
Massimo Colaci (a Trento) e Salvatore Rossini (a Modena) si confermano i migliori liberi del nostro movimento. In SuperLega tutte le squadre si affidano a liberi italiani, ruolo spesso snobbato dai più e utilizzato anche per adempiere al meglio alla regola dei tre italiani in campo contemporaneamente.
Nel corso degli ultimi mesi si è messo particolarmente in luce Nicola Pesaresi a Civitanova. Grebennikov in panchina proprio per l’obbligo degli italiani (Christenson, Sokolov, Kaliberda/Cebulj, Stankovic ad occupare i posti per stranieri) e quindi Pesaresi tiene ben dritta la barca Lube.
A Perugia si alternano Federico Tosi e Andrea Bari, a Piacenza il 43enne Samuele Papi si sta prodigando nel ruolo insieme a Loris Manià, a Verona spicca Andrea Giovi. Marco Rizzo a Monza, Daniele De Pandis a Molfetta, Riccardo Goi a Ravenna, Fabio Fanuli a Latina, Fabio Balaso a Padova, Marco Santucci a Sora, Davide Marra a Vibo Valentina, Danilo Cortina a Milano.