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Volley, il ruggito di Civitanova: la favorita non stecca, finalmente Lube! Il pianto di Blengini, Sokolov, Juantorena: si torna a vincere

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Civitanova ha finalmente ruggito e, dopo tante delusioni nelle ultime stagioni, si è consacrata partendo con tutti i favori del pronostico. La Lube aveva sempre faticato a imporsi quando i bookmakers la vedevano come vincitrice annunciata, soffrendo un blocco psicologico che la fermava proprio sul più bello.

Oggi i marchigiani sono apparsi convinti dei propri mezzi, hanno piazzato la loro stoccata e sono tornati a vincere tre anni dopo lo scudetto del 2014, addirittura otto stagioni dopo l’ultima Coppa Italia che mancava addirittura dal 2009. Sfatato il tabù delle finali perse contro Trento: quelle del 2012 e del 2013 sono rimaste impresse nella mente dei tifosi biancorossi che oggi sono riusciti a festeggiare.

La capolista della nostra SuperLega non ha deluso le aspettative, ha sofferto contro Piacenza in semifinale e oggi è riuscita a dare il meglio di sé contro i dolomitici, affaticati dall’infinito match di ieri contro Modena. Chicco Blengini può finalmente anche esultare anche da coach di un club dopo la ricca scorpacciata con la Nazionale: questo è il suo primo titolo in carriera, l’anno scorso ben tre semifinali e la nomea di zero tituli iniziava a essere pesante.

Abbiamo di fronte la squadra più forte del momento in Italia, quantomeno quella più solida, quadrata e continua, concentrata e coriacea, completa nei vari fondamentali. A inizio stagione Modena e Perugia erano le più accreditate, la Lube ha però sorpreso tutti in campionato, non ha mai avuto cali (a differenze delle rivali) ipotecando la regular season e oggi alzando la Coppa Italia al cielo davanti a oltre 8000 spettatori.

 

La folla della Unipol Arena di Bologna è probabilmente una delle note più positive dell’intero weekend. La grande passione che avvolge il volley è davvero infinita e oggi non c’era nemmeno Ivan Zaytsev in campo.

Celebriamo le bordate di Tsvetan Sokolov (miglior giocatore del weekend), il faro Osmany JuantorenaJiri Kovar ormai definitivamente recuperato (anche in ottica Nazionale), il tenace Dragan Stankovic, la rivelazione Davide Candellaro, la regia pulita di Micah Christenson, i salvataggi di Jenia Grebennikov. E della maestria di Chicco Blengini, cresciuto tanto in questi mesi dopo Rio e capace di conquistare una bella rivincita.

Un applauso anche a Trento per il bel fine settimana, per avere eliminato Modena che deteneva il trofeo da due stagioni e per aver battagliato alla pari oggi, prima che le forze fisiche finissero. Certo che tre finali perse consecutive sono davvero troppo per i dolomitici…

 

(foto Valerio Origo)

1 Commento

  1. Nany74

    30 Gennaio 2017 at 20:36

    Bellissimo we di volley! La migliore vetrina possibile che andava, a mio avviso, celebrata su una delle tre reti principali della Rai. Inoltre, ultimo piccolo appunto a Lucky (a cui voglio molto bene!): Ivan(o) non era a casa sul divano, ma in allenamento punitivo, come da lui stesso dichiarato in una intervista, per cui non poteva essere lì a fare da testimonial. Fatemi aggiungere che al posto di Ivan(o) non sarei andato comunque a godermi la festa degli altri, ma avrei approfittato per stare con la mia famiglia, una volta tanto che hai un we (più o meno) libero. Grande Lube!!!

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