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Atletica, Andrew Howe può tornare grande? Il ruggito del Campione dopo 7 anni di buio e il ritorno agli Europei per sognare

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Tutti gli appassionati di atletica leggera aspettavano il grande ritorno di Andrew Howe. Ormai sembravano sfumate le speranze di poterlo rivedere a buoni livelli, dopo una carriera esplosa ai Mondiali 2007 con la conquista della medaglia d’argento ma poi funestata da tanti infortuni, finti ritorni, difficoltà croniche a riemergere e a sprigionare tutto il talento cristallino che la natura gli ha donato.

Il reatino era una delle punte di diamante della nostra Nazionale poi si è perso. Lo attendevamo da sette stagioni, da quando tornò a volare sopra gli 8 metri agli Europei di Barcellona 2010. Poi il (quasi) nulla, il tentativo di partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012 sui 200m ma niente da fare.

Sotto la guida di Fabrizio Donato, bronzo nel triplo proprio a quei Giochi Olimpici, Howe sembra essere rinato a 31 anni abbondanti (le prossime candeline arriveranno il 12 maggio).

Non è troppo tardi per esplodere nuovamente. Le ultime prestazioni hanno convinto: 8.01m sabato scorso durante gli Assoluti, non saltava così da sette anni e ora tutti sperano che non sia un fuoco di paglia, che ci sia ancora la possibilità di tirare fuori una magia.

 

Certo è una misura ancora piccola per chi è riuscito a saltare 8.47m all’aperto (durante il duello emozionante con Saladino che metteva in palio l’oro iridato) e 8.30m al coperto (quando vinse l’oro agli Europei 2007).

Ci sono tutti i margini per poter riabbracciare uno dei nostri grandi talenti. Ad Ancona lo abbiamo visto asciutto sotto il profilo fisico, in grandissima forma, con ancora qualche problema in rincorsa e in chiusura ma ci sono le speranze per tornare ad alti livelli. Già magari a partire dagli Europei Indoor di Belgrado: dopo 10 anni dal trionfo di Birmingham chissà che non ci possa regalare un’altra magia…

La concorrenza interna con Marcell Jacobs e Filippo Randazzo è un ulteriore stimolo per poter fare bene e lo si è visto anche agli Assoluti: con le spalle al muro e il serio rischio di rimanere giù dal volo per la Serbia ha piazzato la zampata del Campionissimo.

 

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