Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Atletica
Atletica, Campionati Italiani Indoor – Le pagelle degli azzurri: Jacobs vola, Howe torna, Randazzo esplode, bene Derkach, Greco ci riprova
Nel weekend si sono disputati i Campionati Italiani Indoor 2017 di atletica leggera. Ad Ancona gli azzurri si sono messi in mostra a due settimane dagli Europei al coperto che si disputeranno a Belgrado (Serbia) dal 3 al 5 marzo. Di seguito le pagelle degli atleti di maggior rilievo.
MARCELL JACOBS: 9. Il botto del weekend è stato firmato da lui (insieme a tutti gli altri ragazzi del salto in lungo), capace di volare a 8.06. Il 22enne arriva a un solo centimetro dal suo stagionale che è anche la seconda prestazionale mondiale. Una conferma importante per l’italo-americano che manifesta anche la possibilità di migliorarsi ulteriormente: agli Europei può davvero sbancare, ci affidiamo a lui.
ANDREW HOWE: 8. È tornato! Finalmente! Lo aspettavamo da sette anni. Dopo infortuni, problemi fisici, tentativi falliti, il vicecampione del Mondo 2007 ha battuto ancora un colpo e torna a volare oltre gli otto metri dopo quasi sette stagioni di nulla. Un talento indiscusso e indiscutibile che prova a risalire la china grazie al supporto di Fabrizio Donato: 8.01m, tra l’altro quando era con le spalle al muro, fuori dagli Europei e in grande difficoltà tecnica. Ci farà sognare anche a Belgrado?
FILIPPO RANDAZZO: 8,5. È esploso definitivamente ad Ancona. Fino a pochi giorni fa era una grande promessa, tutti si aspettavano grandi cose da questo 20enne siciliano che ha confermato tutto il suo potenziale, in un contesto altamente competitivo e con grandissima personalità. Jacobs volato a 8.06, Howe tornato oltre gli 8 metri, ha piazzato il colpaccio issandosi fino a 8.05! Naturalmente suo personale e minimo per gli Europei: meglio di così non si poteva fare, il futuro è tutto suo.
ANTONELLA PALMISANO: 8,5. Una passerella per lei, al rientro agonistico dopo il quarto posto delle Olimpiadi di Rio 2016. Sui 3000m di marcia non c’è storia, fa gara da sola e realizza il primato mondiale stagionale con un buon 12:08.83, a tre secondi dal suo personale. Peccato che questa gara non sia inserita nel programma degli Europei…
ANNA BONGIORNI: 7. Quarta italiana di tutti i tempi sui 60m, corre in semifinale in 7.26 e vince il titolo con 7.30. Soprattutto batte le accreditate Gloria Hooper, Irene Siragusa e Audrey Alloh che vengono respinte (insufficienza in diverse sfumature).
DARIYA DERKACH: 7. Ha fatto tutto quello che doveva fare. Salta 14.05m, torna oltre la barriera dei 14 metri, strappa il minimo per gli Europei dove si presenterà con la quinta prestazione continentale della stagionale. Può davvero puntare alle medaglie? Servirà esibirsi su buoni livelli nella gara più importante.
MASSIMILIANO FERRARO: 7. Sta confermando di esserci. Il velocista, sceso fino a 6.60 in stagione, conquista il titolo con un interessante 6.64, ottenuto dopo tre turni e con una finale davvero rognosa (non tanto per colpa degli atleti in pista).
MARCO LORENZI: 7. Minimo per gli Europei grazie a un 400m eccezionale, 47.17 e un miglioramento del personale di ben 40 centesimi! Battuto nettamente un deludente Mario Lambrughi.
MARIA ROBERTA GHERCA: 7. La 16enne ha fatto saltare il banco in questa settimana: domenica scorsa aveva conquistato il titolo allieve, questa volta si impone anche a livello assoluto grazie a un interessante 4.15 saltato al secondo tentativo. La sua asta la porta a soli 5cm dal record di categoria di Roberta Bruni, migliorando il personale di 14cm. Nessuna le è stata dietro.
DANIELE CAVAZZANI: 6,5. Vince il salto triplo con 16.49 (niente di sbalorditivo), strappa il minimo per gli Europei e batte Daniele Greco: il 24enne non poteva fare meglio.
DANIELE GRECO: 6. L’ex Campione d’Europa e quarto alle Olimpiadi di Londra 2012 riparte dopo una lunga serie di infortuni. Per il momento possiamo ritenerci soddisfatti dal suo 16.41 (vale comunque il pass per Belgrado) ma c’è tanto lavoro da fare. Promosso con riserva.
SILVANO CHESANI: 6. Fa davvero il minimo per vincere il titolo del salto in alto (2.25) vista l’assenza di Tamberi e Fassinotti. Lo rivedremo agli Europei ma bisogna davvero fare di più.
SIMONE BARONTINI e IRENE BALDESSARI: 6,5. Che peccato per i minimi non arrivati per un soffio. Lo juniores corre gli 800m in 1:49.40 (quattro decimi di troppo, ma record di categoria), Irene fa gara solitaria sulla stessa distanza ma il suo 2:04.30 è alto di tre decimi.
SEBASTIANO BIANCHETTI e DANIELE SECCI: 6. Che bella gara di getto del peso! La spunta Seba grazie al 19.19 ottenuto all’ultima prova, rimontando su Secci che si inchina per un solo centimetro. Certo in Europa si viaggia a distanze di ben altro livello.
400 METRI (femminili): 6. Erano in nove a giocarsi un posto per gli Europei (e per la staffetta, invitata a Belgrado) ma non arrivano le scintille. La migliore è Ayomide Folorunso (53.38, vittoria di rabbia), Lucia Pasquale seconda i 53.80 davanti a Maria Enrica Spacca (53.84) e Maria Benedicta Chigbolu (53.88). Era lecito aspettarsi qualcosa in più.
LAURA STRATI: 7. Uno dei risultati più interessanti del weekend: 6.59 nel lungo e minimo per gli Europei. Può togliersi delle soddisfazioni.
ERIKA FURLANI: 5. Tre nulli a 1.87 rappresentano una controprestazione per la nostra promessa dell’alto, accreditata dei favori del pronostico vista l’assenza di Trost e Rossit. Ci si aspettava 1.90 e invece si deve fermare a 1.84, battuta dalla Vallortigara.
ELISA MARIA DI LAZZARO: 7,5. Primato italiano juniores sui 60 metri ostacoli, ci farà sicuramente divertire in futuro.
CHIARA ROSA: 6. Ha faticato per tutta la gara ma il 20esimo tricolore in carriera deve essere accolto con favore.
FRANCESCO FORTUNATO: 6/7. Scende sotto i 19 minuti sui 5000m di marcia: una bella prova per il pugliese.
ELENA VALLORTIGARA: 7. Supera brillantemente 1.90, vince il salto in alto battendo Erika Furlani. Attenzione.
SONIA MALAVISI: 5. Non era in forma ma da lei era lecito aspettarsi qualcosa in più dei 4 metri superati al secondo tentativo. Sesto posto nella classifica finale: dovrà recuperare.
MARIO LAMBRUGHI: 5. Si presentava ben accreditato sui 400m viene nettamente sconfitto da Lorenzi e fa registrare un tempo alto (47.73).