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Atletica, World Indoor Tour 2017 – Pochi botti a Dusseldorf: Kszczot vince, perde Schwanitz, eterno Collins

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A Dusseldorf (Germania) si è disputata la seconda tappa del World Indoor Tour 2017 di atletica leggera, mini circuito internazionale indetto dalla IAAF per dare maggiore risalto alla stagione al coperto. Missione che per il momento non sembra essere riuscita vista la partecipazione ridotta e con pochi big presenti.

 

60 METRI (maschile) – L’eterno Kim Collis, a 40 anni suonati, è ancora in pista e sfiora il successo. Il rappresentante di Saint Kitts & Nevis è secondo, accreditato di 6.56 come il vincitore cubano Yunier Perez. Terzo posto per il giamaicano Everton Clarke (6.57). Quinto posto per il britannico James Dasaolu (6.53).

60 METRI (femminile) – L’ucraina Olesya Povkh (7.16) beffa tutte, a partire dalla statunitense Barbara Pierre (7.17) e la britannica Asha Philip (7.18).

60 METRI OSTACOLI (femminile) – Spalla a spalla tra Cindy Roleder e Alina Talay, al foto finish la spunta la tedesca sulla bielorussa, entrambe accreditate di 7.95. Terzo posto per l’altra teutonica Pamela Dutkiewicz (7.99).

60 METRI OSTACOLI (maschile) – Lo spagnolo Orlando Ortega (7.51) si lascia dietro tutta la Francia: Dimitri Bascou (7.51), Garfield Darien (7.53), Pascal Martinot-Lagarde.

 

400 METRI (maschile) – Si impone il ceco Pavel Maslak (46.00) sullo sloveno Luka Janezic (46.47), terzo il grenadino Bralon Taplin (46.25).

800 METRI (maschile) – Una delle gare più attese visti i big in pista. Trionfa il polacco Adam Kszczot (1:46.17) che batte il kenyota Nicholas Kiplangat (1:46.89) e lo statunitense Erik Sowinski (1:46.96). Amel Tuka rimane giù dal podio, quarto in 1:47.75.

800 METRI (femminile) – Vince la polacca Joanna Jozwik (2:00.91) sulla svizzera Selina Buechel (2:02.52) e sull’islandese Anita Hinriksdottir (2:02.64). Solo quarta la favorita Marina Arzamasova (2:03.10).

1500 METRI (maschile) – Tripletta kenyota: Elijah Motonei Manangoi (3:37.62), Bethwell Kiprotich Birgen (3:37.81) e Silas Kiplagast (3:40.74).

3000 METRI (maschile) – Il kenyota Hillary Cheruiyot Ngetich detta legge e vince con 7:44.73 davanti all’etiope Dawit Wolde (7:47.66) e al marocchino Soufiane Elbakkali (7:51.54).

 

SALTO TRIPLO (femminile) – La portoghese Patricia Mamona timbra ancora il cartellino (14.11) e batte di due soli centimetri la tedesca Neele Eckhardt (14.09). Terza l’altra lusitana Susana Costa (13.94). Si è rivista in pedana la stella Olga Saladukha ma l’ucraina non è ancora al top della forma (quinta con 13.87).

SALTO CON L’ASTA (femminile) – Bella prestazione della statunitense Sandi Morris, unica capace di spingersi fino a quota 4.72. Alle sue spalle la svizzera Nicole Buechler (4.52) e la tedesca Anita Roloff (4.42).

GETTO DEL PESO (femminile) – Colpaccio dell’ungherese Anita Marton che batte la ben più accreditata Christina Schwanitz. La padrona di casa si deve arrendere per soli quattro centimetri: finisce 18.17 a 18.13. Terza piazza per la polacca Paulina Guba (17.35).

 

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