Basket
Basket, Final Eight Coppa Italia 2017: Milano concede il bis. Hickman guida l’Olimpia al trionfo. Sassari si arrende nel finale
La Coppa Italia è ancora dell’Olimpia Milano. L’EA7 concede il bis (sesto titolo della sua storia), superando in finale 84-74 il Banco di Sardegna Sassari al termine di una partita molto equilibrata e che si è decisa nell’ultimo quarto, quando la squadra di Repesa ha fatto valere la sua forza. Continua dunque il dominio dell’Emporio Armani in Italia, per una squadra che ha vinto lo scorso anno coppa e scudetto e in questo anche la Supercoppa.
Ancora senza il suo leader, Kruno Simon, Milano trova in Ricky Hickman il grande protagonista della serata. Il play americano gioca la sua miglior partita in maglia Olimpia, mettendo a referto 25 punti. Ottima la prestazione anche del solito Rakim Sanders, che firma 15 punti ed in doppia cifra chiude anche Milan Macvan (11).
In casa Sassari non bastano i 15 punti di Trevor Lacey, i 13 di Gani Lawal e gli 11 di Rok Stipcevic, praticamente tutti nell’ultimo quarto.
Primi cinque minuti da incubo per Milano, che sbaglia tantissimo e non segna mai. Sassari ne approfitta e si scatena dall’arco con le triple di Lacey e Bell per il parziale iniziale di 13-2 in favore della Dinamo. Nel finale di quarto in qualche modo, con una tripla di Hickman ed una prestazione di Kalnietis, l’Olimpia riesce ad accorciare e alla prima sirena Sassari è avanti 19-11.
Milano inizia il secondo quarto in maniera aggressiva, ma sono ancora le triple a fare la differenza ed è Carter con due bombe consecutive a firmare il +10 (25-15). L”EA7, invece, continua andare vicina al ferro e McLean schiaccia il -6. Sassari replica immediatamente e con quattro punti di fila di Lawal ritorna nuovamente sul +10. L’Olimpia nel momento di maggior difficoltà si affida ai due giocatori che più le hanno dato in questa Coppa Italia, Macvan e Sanders, ed ad un minuto e mezzo dal termine è sotto 33-27. Finale di primo tempo emozionante con l’EA7 che arriva al -2 e poi in quindici secondi prima Lacey e poi Hickman bruciano la retina da tre punti. Si va negli spogliatoi con Sassari avanti 36-34
Sanders apre il terzo quarto con una tripla ed è il primo vantaggio milanese in tutta la partita. Milano è caldissima da tre punti in questi primi minuti e la tripla di Hickman segna il +5 (43-38). Si accende un duello tra Lydeka e Pascolo e il ritmo della partita cresce notevolmente. La difesa dell’EA7 si fa più aggressiva e fa la differenza e, quando Cinciarini appoggia il +9 a quattro minuti dal termine del quarto, coach Pasquini è costretto a chiamare timeout. Sassari ha la forza di reagire ancora e quattro liberi di Lawal la portano sul -5. I primi tre punti della partita di Stipcevic arrivano ad un minuto dalla terza sirena e Sassari ricuce fino al -2 e così si entra nell’ultimo quarto (56-54).
Si gioca punto a punto al primo mini allungo di Milano (tripla Dragic per il +5) risponde Lawal che tiene incollata la Dinamo (61-59). E’ un susseguirsi di emozioni: tripla di Hickman e poi gioco da tre punti spettacolare di Stipcevic. Tripla pesantissima di un Hickman infuocato e l’Olimpia scappa sul +7 a metà ultimo quarto (69-62). L’ex Maccabi è il grande protagonista della partita e Milano continua ad allungare, toccando il +11 (75-64) a tre minuti dal termine. La Dinamo, però, ha un cuore immenso e le bombe di Stipcevic e Savanovic la fanno rientrare fino al -5. Sassari ha anche per due volte la palla del pareggio, ma Stipcevic non trova la retina. Milano si salva e Kalnietis trova un provvidenziale gioco da tre punti a trenta secondi dalla fine (80-72). L’Olimpia è glaciale dalla lunetta e alla sirena può partire la festa milanese.
Questo il tabellino della partita
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – BANCO DI SARDEGNA SASSARI 84-74 (11-19; 23-17; 22-18; 28-20)
Milano: McLean 6, Fontecchio, Hickman 25, Kalnietis 9, Raduljica, Dragic 7, Macvan 11, Pascolo 5, Cinciarini 6, Sanders 15, Abass, Cerella
Sassari: Bell 5, Lacey 15, Devecchi 3, D’Ercole, Sacchetti 3, Lydeka 9, Savanovic 7, Carter 8, Stipcevic 11, Lawal 13, Monaldi, Ebeling
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foto: Valerio Origo