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Biathlon, Mondiali 2017: Alexia Runggaldier dal ritorno in Coppa del Mondo alla medaglia nell’individuale a Hochfilzen

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Tra il dicembre 2014 e il marzo 2016, Alexia Runggaldier, ha partecipato solamente a 6 gare di Coppa del Mondo, tra il gennaio e il marzo dello scorso anno: quattro presenze a Ruhpolding e due ai Mondiali di Oslo. Oggi, la stessa Runggaldier, sta festeggiando la medaglia di bronzo nella 15 chilometri individuale ai Campionati del Mondo di Hochfilzen 2017.

Grazie alle sue doti da tiratrice, che in stagione le valgono una percentuale dell’88,5% considerando anche le staffette, ha dimostrato sin dalle prime uscite stagionali ad Oestersund di valere la zona punti in Coppa del Mondo. Nel mese di gennaio è arrivata la svolta e a Ruhpolding ha colto un 24o e un 19o posto, importantissimi per lei. Ad Anterselva, poi, quello che sembrava un dolcissimo exploit, con il podio nell’individuale. A 25 anni, di gran lunga il miglior risultato di sempre in Coppa del Mondo, il terzo tra le migliori 10. La sua stagione, anche senza Mondiali, avrebbe avuto un bilancio più che positivo.

Ad Hochfilzen, però, Alexia ha dimostrato che quel podio non era un caso. Nella sprint ha preso le misure (con due errori, uno per poligono). A seguire ha inanellato una serie di 40 bersagli consecutivi colpiti tra l’inseguimento dove ha rimontato fino alla top 20, e l’individuale odierna. Una gara che in qualche modo può rappresentare la sua carriera: fondata sulla precisione, in rimonta con il passare del tempo e dei poligoni. 21a dopo la prima serie a terra, poi sesta, quarta e terza all’uscita dall’ultimo poligono in piedi, a scavalcare le avversarie che non sono state in grado di essere precise come lo è stata lei.

Matura, con diverse esperienze alle spalle, ha vinto la gara anche con la tattica e con la testa. Nel primo giro non ha forzato, mentre nel secondo e nel terzo ha provato a salire di colpi, per non perdere il treno giusto. Poi, prima dell’ultimo poligono, un tempo molto alto: prendere tutti i bersagli era fondamentale e su una pista come quella austriaca l’unica possibilità per lei era quella di non esagerare, probabilmente. Poi, nell’ultima tornata ha sfoderato i cavalli, facendo registrare addirittura il 16o tempo: la medaglia a portata di mano potrebbe averle dato una marci in più, ma lei di sicuro aveva gestito il proprio corpo e le proprie forze, senza finire la benzina in precedenza.

Alexia Runggaldier oggi ha scritto la storia, diventando la prima donna italiana a vincere una medaglia mondiale nel format dell’individuale. E noi non possiamo che toglierci il cappello davanti a una stagione che ne rappresenta una nuova primavera, nonostante sia ancora giovanissima.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Persico

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