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Biathlon, Mondiali 2017: Vittozzi e Sanfilippo trascinano l’Italia in attesa di Wierer. Windisch ok, il bilancio di Hochfilzen

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Con le prime cinque gare ormai in archivio proviamo a tracciare un bilancio di quanto fatto dalla nazionale italiana ai Campionati del Mondo di biathlon di Hochfilzen 2017.

Partiamo dal settore femminile, dove sono arrivati i risultati migliori. In particolare, Lisa Vittozzi ha sfiorato la medaglia nella sprint, quasi impronosticabile alla vigilia. La sappadina ha trovato un’ottima giornata sugli sci e si è confermata sui livelli della staffetta mista al poligono, con zero errori nelle quattro serie affrontate in queste due competizioni. Purtroppo il podio è sfumato, ma da qui Lisa può trarre certezze importanti in ottica futuro. Nell’inseguimento, si è fermata poco fuori dalle migliori 10, con qualche errore di troppo anche a causa della pressione.

Bene Federica Sanfilippo, che ha chiuso alle spalle di Vittozzi nella sprint, vicina alla zona medaglie. Quando riesce a limitare gli errori le sue prestazioni fisiche le consentono di attaccare le zone alte della classifica e l’ha dimostrato ancora una volta, confermando di poter recitare con credenziali il ruolo di outsider nelle prove su due poligoni. Dorothea Wierer, invece, è in crescita. Nella sprint non ha brillato, ma oggi nell’inseguimento ha fatto segnare il quinto miglior tempo sugli sci, recuperando fino alla decima posizione. La speranza è che possa confermarsi nella 15 chilometri individuale, dove però avrà bisogno di una prova perfetta al tiro per tornare ai livelli dello scorso anno, quando ha vinto la coppetta di specialità in questo. Stesso obiettivo per Alexia Runggaldier, che nella pursuit ha dimostrato di avere il 20/20 nelle mani recuperando dalla 43a alla 15a posizione.

Discorso più difficile in campo maschile, dove fino ad ora l’unico che ha dimostrato di avere la possibilità di avvicinare la zona medaglia è Dominik Windisch, 18o nella sprint e 25o nell’inseguimento. Deve aggiustare la mira per puntare con decisione alla mass start, format in cui è tra i veri e propri papabili ad un piazzamento almeno tra i migliori 5. Lukas Hofer, che partiva con ambizioni importanti, ha vissuto una brutta giornata durante la sprint, lontanissimo dagli standard di rendimento necessari. Oggi ha deciso di non prendere parte all’inseguimento, per concentrarsi sulla 20 chilometri e recuperare da una condizione atletica precaria.

Bene, per ora, Giuseppe Montello e Thomas Bormolini. In particolare il primo sembra aver trovato la propria dimensione anche in Coppa del Mondo ed è arrivato all’appuntamento iridato in un’ottima condizione di forma che gli ha consentito di entrare per la prima volta in stagione e in carriera in zona punti proprio nella gara di oggi. Appena fuori Bormolini, che sugli sci in questo momento è un passo indietro rispetto al compagno. Senza errori possono ambire ad un discreto piazzamento nell’individuale.

Poco da recriminare, per gli azzurri, nella staffetta mista. Il quarto posto non può essere etichettato come negativo, con Windisch che ha pagato solamente la rimonta di due autentici fenomeni della disciplina come Martin Fourcade e Anton Shipulin nell’ultimo poligono.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: FISI

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