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Boxe, Clemente Russo: “Sono ancora il migliore, imbattibile per esperienza. Arriverò fino alle Olimpiadi 2020!”

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Questa sera Clemente Russo scenderà nuovamente sul ring, impegnato nella prima giornata delle World Series of Boxing. Il due volte medagliato alle Olimpiadi, con i calzoncini degli Italia Thunder, sfiderà il croato Filipi, rappresentante dei British Lionhearts. Alla vigilia del match di Roma, Clemente ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

È un Clemente davvero convinto dei propri mezzi, che non temo l’avanzare del tempo: “Io sono come un bambino: se non vinco la medagliuccia, voglio continuare a giocare. Ovviamente perché sono convinto delle mie potenzialità. Perciò i rosiconi continuino pure a fare gli invidiosi e i gufi si mettano il cuore in pace: io resto qui per altri quattro anni. A meno che non arrivi un giovane che mi riempie di botte sul ring e si merita il mio posto”.

 

È altrettanto chiaro sul suo potenziale: “Sono meno esplosivo e con meno colpo d’occhio. Ma so gestirmi meglio e sono imbattibile per esperienza”.

La boxe non se n’è mai andata dai miei pensieri. Io l’ho sempre detto: devo tutto quello che sono al pugilato, se sono uno showman lo devo allo sport che pratico da vent’anni. È la cosa che so fare meglio e nella quale, ancora adesso, riesco a esprimermi al massimo.

Le World Series ci restituiranno un pugile motivato e ambizioso. Per tre mesi non ho toccato i guantoni, solo preparazione a secco. Poi un giorno mi sono deciso e ho fatto i guanti con gente forte: mi sono sentito subito in palla, i colpi partivano fluidi, ho riscoperto una voglia che sembrava sopita. E mi sono detto che devo esplorare la possibilità di arrivare fino a Tokyo 2020: sarei il primo pugile della storia a disputare cinque Olimpiadi”.

 

La squalifica di 36 giudici ha dimostrato che c’era del marcio alle Olimpiadi di Rio 2016:Quando accadono certe cose ti senti tradito. E infatti a caldo avrei voluto smettere, dedicarmi alla palestra, alla televisione, magari tentare la carriera di attore o quella di professionista. Ma poi ci ragioni e ti rendi conto che ti hanno tradito persone in malafede, ma non lo sport che ami. Per questo sono ancora qui, a quasi 35 anni”.

Russo parla anche dei giovani italiani che faticano a imporsi: “Non è colpa nostra. Nella boxe, se sei più forte vai avanti. E noi siamo sempre stati i più forti. Abbiamo vinto tutto, perché la federazione avrebbe dovuto cambiare politica?”.

Un pronostico sull’Italia alle WSB: “Sarà un’Italia tosta. Sono orgoglioso di esserne il capitano. E poi ci sono Maietta e Di Lernia, due bei torelli, guerrieri: vengono da Marcianise, una garanzia”.

Sul Grande Fratello e la squalifica:In molti ci hanno marciato e la vicenda è stata strumentalizzata contro di me. Succede”.

 

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