Calcio: una Super-Champions League dal 2018 con 4 italiane, nuovo format ed orari

Si cambia decisamente registro nella massima competizione europea del calcio per club a partire dal 2018. La Champions League, tra due anni, avrà un nuovo format e nuovi orari. Una riforma voluta soprattutto dalle società dei campionati più importanti per liberarsi dalla traversia dei preliminari. Secondo questo asset, a partire dalla stagione 2018-2019, avremo 16 delle 32 squadre militanti nelle prime quattro nazioni del ranking Uefa (Spagna, Inghilterra, Germania e Italia) che accederanno alla fase a gironi senza passare per “le forche caudine” dei playoff.

Un vantaggio per spagnoli, inglesi e tedeschi ma soprattutto per l’Italia. Tra due anni infatti godremo di ben sette rappresentanti nelle manifestazioni continentali: quattro in Champions League (le prime del campionato) e tre in Europa League (la quinta e la vincente di Coppa Italia ai gruppi, la sesta al secondo preliminare). Un salto in avanti molto importante ma legato ai risultati. Il ranking, come ovvio, sarà in evoluzione e legato ai riscontri e si dovesse scendere al 5° posto si tornerebbe nella stessa situazione attuale (2 squadre ai gruppi ed una ai preliminari). In questo senso i pericoli maggiori per le compagini tricolori sono Francia, Russia e Portogallo, allo stato attuale sensibilmente distanziati.

Cambiamento anche negli orari delle partite legato agli interessi dei diritti televisivi: due partite si giocheranno alle 19:00, le altre sei alle 21:00. Non muta il sistema del mega sorteggio di agosto: in prima fascia sempre il detentore e le 7 squadre campioni dei migliori campionati.

Ovviamente questa riforma ha delle motivazioni economiche. L’Uefa mira ad arrivare ad un fatturato di tre miliardi di euro, 2,4 dei quali saranno distribuiti alle società di Champions League ed Europa League.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da wikipedia