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Ciclismo
Ciclismo: la Orica-Scott fa davvero sul serio. Chaves debutta al Tour de France, i gemelli Yates le punte al Giro d’Italia
Non solo Vincenzo Nibali, Fabio Aru e Nairo Quintana catalizzeranno l’attenzione sulle strade della 100ma edizione del Giro d’Italia. La Orica-Scott ha infatti diramato i programmi dei proprio corridori di punta per quanto riguarda le corse a tappe e la concorrenza appare spietata. Esteban Chaves, reduce da due partecipazioni alla corsa rosa e tre alla Vuelta a Espana, bagnerà finalmente il suo esordio al Tour de France, dove punterà ad ottenere il massimo obiettivo possibile contro avversari del calibro di Froome, Contador e dello stesso Quintana.
Nonostante l’assenza dello splendido scalatore colombiano, la Orica potrà comunque contare su una formazione di assoluto livello al Giro che ruoterà attorno alla classe e al talento di Adam Yates e Simon Yates, i due gemelli britannici classe ’92 che hanno già lasciato intravedere le giuste caratteristiche per poter ambire alla vittoria finale. Adam vanta un quarto posto centrato alla Grande Boucle nel 2016 dove è risultato anche il miglior giovane, mentre Simon si è distinto alla Vuelta rimanendo spesso a stretto contatto con i più forti. I due dovrebbero poi essere presenti insieme a Chaves nella grande corsa a tappe in terra spagnola che conclude il trittico dei Grandi Giri.
“Il piano per il Giro d’Italia è quello di avere una squadra a due punte con i fratelli Yates in corsa per la classifica generale“, ha dichiarato Matt White, direttore sportivo della Orica. “E’ un’edizione speciale del Giro e presenta forse l’ultima settimana più dura di un Grand Tour che io abbia mai visto. I ragazzi sono pronti a raccogliere la sfida. La gente dall’esterno potrebbe pensare che sia un po’ strano che non stiamo mandando al Tour un ragazzo che è arrivato quarto l’anno scorso. Ma la spiegazione è semplice, vogliamo dare ai ragazzi una base di esperienza più grande per il lor futuro perché il loro potenziale è enorme. I loro risultati sono già stati impressionanti, ma non stiamo ancora vedendo il loro meglio.”
simone.brugnoli@oasport.it
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