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Ciclismo, Sonny Colbrelli: “La stagione della verità tra Mondiale, Sanremo e Ardenne”

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L’anno scorso il salto di qualità definitivo, che gli ha fatto guadagnare un contratto importante con il nuovo Team Bahrein Merida. In questo 2017 Sonny Colbrelli vuole esplodere, puntando a grandi obiettivi. Si è raccontato alla Gazzetta dello Sport, andiamo a vedere alcuni dei passi salienti della sua intervista.

Sono sincero, non mi aspettavo un team già così organizzato, sebbene sia al debutto sulla scena: pare che stia nel World Tour da una vita. Il gruppo è già affiatato, nei due ritiri abbiamo costruito subito un bel clima e un’ottima intesa. Vedo attorno a me molto entusiasmo, per una nuova avventura che sta cominciando. Anche se sono consapevole che da me il team si aspetta segnali importanti, il primo a volere i risultati sono proprio io. Sarà l’anno della verità. Avrò le mie carte da giocare, sapendo di poter contare sull’aiuto di compagni di livello mondiale. La Sanremo è il primo grande traguardo, poi c’è il Fiandre, anche se non ho mai corso sul pavé e quindi dovrò prendere un po’ le misure: ma non vedo l’ora, sono molto curioso”.

Per quanto riguarda la Roubaix: “La Roubaix mi affascina tantissimo, mi piacerebbe anche provarla, ma correrla vorrebbe dire mettere le gambe in croce in vista delle corse delle Ardenne, che si addicono molto alle mie caratteristiche, soprattutto l’Amstel, nella quale lo scorso anno sono arrivato terzo”. Poi lo scontro in casa con il vincitore dello scorso anno: “In squadra c’è anche Gasparotto che l’ultima Amstel l’ha vinta, ma ho sempre pensato che una squadra debba avere due cartucce da sparare, si sa mai“.

Niente Giro d’Italia in programma, ma c’è il Tour: “Al momento il Giro d’Italia non è nei programmiperché ci sarà una squadra tutta per Nibali. Un po’ mi spiace, l’ho sempre corso. In compenso sarò al Tour, che non ho mai corso. Chissà, una tappa…“.

Infine il sogno Mondiale: “Ogni tanto ripenso a Doha e mi mangio le mani. Ho commesso un errore di inesperienza, quando si è accesa la corsa ero dietro e ho perso l’attimo decisivo per entrare nella fuga. Ero deluso perché ero al top della condizione, come avevo dimostrato nelle corse di avvicinamento. Siamo ancora lontani dal prossimo Mondiale, ma sarei bugiardo se dicessi che non l’ho già puntato. È uno dei miei grandi obiettivi. Poi bisogna guadagnarselo, chiaro. Ma farò di tutto per farmi trovare pronto. E stavolta, di sicuro, non mi farò più sorprendere“.

gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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