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Combinata nordica, Mondiali 2017: le ambizioni dell’Italia. Samuel Costa può sognare il podio, poche chances per Alessandro Pittin

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L’ora della verità sta per arrivare e venerdì prenderanno il via a Lahti i Campionati Mondiali di combinata nordica, l’appuntamento clou della stagione per gli atleti che si contenderanno le medaglie iridate. L’Italia approda all’evento con una certezza e tante incognite, conscia di avere poche chances di salire sul podio, ma anche di poter centrare un grande risultato in caso di exploit dei propri atleti di punta.

L’arma principale degli azzurri sarà rappresentata indubbiamente da Samuel Costa, esploso nel 2017 e salito sul podio in ben due occasioni a Seefeld, seppur con la formula atipica del Nordic Combined Triple. Costa ha messo in mostra eccellenti doti dal trampolino, specialità in cui è all’altezza dei migliori interpreti della disciplina, e sta palesando anche una solidità inconsueta nel fondo, caratteristica che gli ha consentito di compiere il definitivo salto di qualità dopo qualche anno trascorso a fare apprendistato e a battagliare nelle retrovie. Il 24enne gardenese può vantare un feeling speciale con le nevi di Lahti, su cui si è già messo in evidenza in Coppa del Mondo, e rientra a pieno titolo tra gli outsider nelle due Gundersen individuali di venerdì 24 febbraio e mercoledì 1 marzo, con qualche chance in più di salire sul podio dal trampolino lungo, dove può acquisire un buon margine sugli specialisti degli sci stretti e fare davvero la differenza.

Eric Frenzel e Johannes Rydzek appaiono irraggiungibili, ma gli altri avversari sembrano tutti alla sua portata, compreso Fabian Riessle, non particolarmente efficace in questa stagione dal trampolino. Sarà fondamentale per Costa tenere a distanza i norvegesi, che in volata dispongono di uno spunto migliore rispetto al gardenese, ma intanto l’Italia può sognare di giocarsi almeno il bronzo, che fino a qualche mese fa sembrava soltanto una chimera.

Alessandro Pittin, dal canto suo, è stato a lungo la punta di diamante del movimento azzurro, ma l’ultimo biennio non è stato affatto all’altezza della sua classe e lo pone attualmente ai margini della lotta per una medaglia. Pittin, tuttavia, ha dimostrato nel corso degli anni di sapersi esaltare nelle grandi occasioni e punterà a difendere l’argento conquistato due anni fa a Falun nella Gundersen dal trampolino normale, specialità che lo ha visto salire in passato anche sul podio a cinque cerchi. La condizione psicofisica attuale del carnico non fa ben sperare, ma il ritiro di Oberstdorf potrebbe averlo rigenerato e chissà che l’azzurro non possa tirare fuori il coniglio dal cilindro proprio nell’appuntamento più importante. Armin Bauer e Lukas Runggaldier, invece, sono reduci da un’annata davvero anonima e una piazzamento nella top20 dal trampolino normale appare già un miraggio per entrambi. Al gruppo è stato aggregato nel ruolo di riserva anche Raffaele Buzzi, condizionato da un lungo infortunio che lo ha messo fuori gioco per la rassegna iridata e destinato a guardare i compagni dagli spalti.

Ma il programma del Mondiale include anche due prove a squadre, in cui l’Italia potrà dire la sua con ambizioni importanti. La Team Sprint di venerdì 3 marzo, in particolare, ha visto gli azzurri salire sul podio quest’anno in Val di Fiemme, anche se la gara è stata condizionata da numerose assenze. Molto dipenderà dalla prestazione di Pittin dal trampolino: qualora il carnico dovesse imbeccare un salto eccezionale, il divario dai primi si ridurrebbe all’osso e insieme a Costa potrebbe giocarsi una medaglia. Se invece il distacco dalle squadre più forti dovesse rivelarsi ampio dopo il salto, le chances di salire sul podio si ridurrebbero all’osso. La gara a squadre di domenica 26 febbraio, infine, non dovrebbe regalare emozioni forti per i colori azzurri ed è ipotizzabile un piazzamento tra il quinto e l’ottavo posto, senza reali possibilità di giocarsi una medaglia. A conti fatti, dunque, un bronzo nel medagliere sarebbe già un grande risultato per gli azzurri, ma sarà necessario un exploit delle due punte Costa e Pittin per regalare una gioia all’Italia.

mauro.deriso@oasport.it

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 Foto: Facebook Samuel Costa