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Coppa d’Africa 2017, Egitto e Camerun si contendono il trofeo! I Faraoni vogliono salire sull’ottovolante, ma il ruggito dei Leoni è assordante

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Due filosofie diverse, due modi differenti di interpretare il gioco del calcio. Egitto e Camerun, le finaliste della Coppa d’Africa 2017, sono agli antipodi per mille motivi, eppure il destino ha accomunato due nazionali che stanno facendo sognare i propri tifosi e ambiscono ad aggiungere un altro prestigioso capitolo alla loro già gloriosa storia.

L’Egitto ha puntato tutto sulla solidità della sua difesa e sulle folate improvvise del fantasista della Roma Mohamed Salah, protagonista in occasione di tutti e quattro i gol realizzati dai Faraoni nel corso del torneo, ma ha trovato anche nel 44enne portiere Essam El-Hadary un muro invalicabile, soprattutto durante la lotteria dei rigori in semifinale contro il Burkina Faso. E proprio El-Hadary, il più longevo calciatore della storia della Coppa d’Africa, punta ad entrare nella leggenda e vincere il suo quinto trofeo continentale, ma il faro della nazionale egiziana è il tecnico Hector Cuper, che ha forgiato un gruppo a sua immagine e somiglianza, trasferendo i suoi dogmi ai ragazzi e togliendosi la soddisfazione di approdare nuovamente ad una finale, dopo averle perse praticamente tutte nel corso della sua lunga carriera. A 61 anni, pertanto, l’Hombre Vertical potrebbe finalmente togliersi la prima grande soddisfazione della sua storia da allenatore e scrollarsi di dosso l’etichetta di perdente di lusso che lo accompagna ormai da 20 anni.

Ma la storia più bella è rappresentata sicuramente dal Camerun, che ha raggiunto l’ultimo atto della competizione sovvertendo ogni pronostico e sfidando persino il fardello della rinuncia alla convocazione da parte dei giocatori di maggiore talento, che adesso si staranno mordendo le mani per l’occasione persa. Il gran rifiuto dei big non ha scoraggiato il gruppo agli ordini di Hugo Broos, che al contrario ha trovato le motivazioni per credere in un’impresa che adesso è davvero ad un passo dal realizzarsi. Benjamin Moukandjo rappresenta il punto di riferimento sia tecnico che morale dei Leoni Indomabili, che hanno trovato un bomber inatteso in Michael Ngadeu-Ngadjui, autore di ben due reti, tra cui il gol decisivo in semifinale contro il Ghana. Anche il Camerun, come l’Egitto, può far leva su una difesa bunker e il fantastico portiere Joseph Fabrice Ondoa ha tenuto la porta inviolata nelle ultime tre gare, dimostrando di valere molto di più della Segunda Division spagnola in cui attualmente milita.

Le due finaliste, tra l’altro, possono vantare in totale ben 11 vittorie in Coppa d’Africa. I Faraoni hanno fatto praticamente l’en plein nelle finali a cui hanno preso parte, perdendo soltanto nel 1962 sotto la denominazione di Repubblica Araba Unita e battendo proprio il Camerun nel 2008, mentre i Leoni sono fermi a 4 e sono a secco da 15 anni, da quando cioè nel 2002 sconfissero il Senegal ai rigori. Chiunque solleverà al cielo la coppa, contribuirà a scrivere una pagina indelebile di storia di una competizione che stavolta ha superato sé stessa per la stroardinaria quantità di emozioni che finora è riuscita a regalare.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter As Roma

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