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Coppa d’Africa 2017, programma, orari e tv di domenica 5 febbraio. È il giorno della Finale! Faraoni contro Leoni, chi salirà sul trono del Continente Nero?

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Scocca l’ora della verità per la Coppa d’Africa 2017. Egitto e Camerun si sfideranno stasera alle ore 20 allo Stade d’Angondjé (diretta tv su Fox Sports) per la conquista dell’ambito trofeo continentale, che soltanto una delle due nazionali alzerà al cielo spodestando dal trono la Costa d’Avorio, trionfatrice nel 2015. Due realtà profondamente differenti sono state accomunate dal destino in un confronto ricco di spunti interessanti, che vanno ben oltre la valenza stessa di una finale che concentrerà su di sé l’attenzione del mondo intero.

L’Egitto è reduce da tre edizioni in cui ha mancato persino la qualificazione alla fase a gironi, uno smacco per i Faraoni, che avevano realizzato uno strepitoso filotto di tre vittorie consecutive tra il 2006 e il 2010 e possono vantare ben 7 trofei in bacheca. A riportare i nordafricani ai fasti di 7 anni fa è stato il tecnico argentino Hector Cuper, l’Hombre Vertical, smanioso di scrollarsi di dosso l’etichetta da perdente che lo ha accompagnato nel corso di tutta la carriera a causa della sua tradizione negativa nelle finali.

Ma l’ultimo atto della competizione potrebbe consegnare alla leggenda anche il 44enne portiere Essam El-Hadary, che in caso di vittoria alzerebbe al cielo la sua quinta coppa proprio nell’anno in cui è divenuto il più longevo calciatore nella storia della competizione africana. El-Hadary, tra l’altro, è stato l’eroe della lotteria dei rigori che ha visto l’Egitto prevalere in semifinale contro il Burkina Faso e ha neutralizzato il penalty decisivo di Bertrand Traorè, regalando ai suoi compagni la soddisfazione di approdare alla finalissima. L’uomo a cui sono state affidate le chiavi dell’attacco, invece, è il fantasista della Roma Mohamed Salah, autore di due reti e due assist e protagonista in occasione di tutti e quattro i gol realizzati dagli egiziani in questa edizione del torneo.

Salah, tuttavia, dovrà vedersela col formidabile portiere Joseph Fabrice Ondoa, che ha tenuto inviolata la porta dei Leoni nelle ultime tre partite a suon di parate decisive contro Gabon, Senegal e Ghana, tre avversari sulla carta più attrezzati di un Camerun approdato alla finale contro ogni pronostico e capace di trovare dentro di sé le motivazioni per sopperire al “gran rifiuto” dei propri calciatori di maggior talento, che hanno rinunciato alla convocazione alla vigilia del torneo e cha adesso si staranno mangiando le mani dinanzi all’impresa dei propri connazionali.

Hugo Broos ha forgiato un gruppo solido e compatto, il cui leader è il capitano Benjamin Moukandjo, fantasista del Lorient, ispiratore della manovra offensiva dei Leoni Indomabili, ma la vera sorpresa è rappresentata dal difensore Michale Ngadeu-Ngadjui, che ha suggellato le sue superbe prestazioni con due reti decisive per le sorti del Camerun.

La statistica è tutta a favore dei Faraoni, che hanno praticamente vinto sempre in finale da quando recano l’attuale denominazione e hanno sconfitto il Camerun nelle due precedenti occasioni in cui lo hanno incontrato nell’ultimo atto del torneo, nel 1986 e nel 2008. I precedenti degli ultimi 20 anni in Coppa d’Africa tra le due squadre vedono l’Egitto nettamente in vantaggio con 6 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta nel quarto di finale della Coppa d’Africa 2002 in Mali, anno in cui i Leoni Indomabili sollevarono al cielo l’ultimo dei loro quattro trofei continentali. Ma la storia stasera potrebbe anche mutare e sarà il campo a stabire se rinascerà la dinastia dei Faraoni o i Leoni torneranno a ruggire.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter CAF

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