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F1, Flavio Briatore: “Ferrari diversa? L’unica differenza è che non hanno fatto dichiarazioni”

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Intervistato su Sky, l’ex Team Principal di Benetton e poi Renault, vincitore di quattro titoli mondiali con Michael Schumacher e Fernando Alonso, Flavio Briatore ha espresso le proprie idee circa le novità in F1, in vista del 2017. Il manager italiano ha iniziato parlando di Ecclestone, uscito di scena dopo l’ingresso del colosso delle telecomunicazioni Liberty Media sul trono del Circus.

Bernie Ecclestone ha fatto bene a rinunciare a una presidenza onorifica nel nuovo organigramma: è come passare da padrone a garzone. Ora deve rilassarsi e godersi altri anni di vita con la fortuna di essere ancora molto lucido. Liberty ha comperato il controllo della F.1, non la Formula 1, ma non so se conoscono il prodotto. Io consulente? No, non posso lavorare per alcuno e poi consulente è una parola che vuol dire nulla. Chi guarda i GP vuol vedere i piloti lottare, i team tranne la Ferrari non contano. Il tifoso non è interessato a che tipo di motore c’è sotto: si deve riportare il driver al centro, io ci provavo, servirebbero auto simili come prestazioni, così emergerebbe il talento. Oggi ci sono budget folli, da 600-700 milioni di spesa oggi anno e poi gli ingegneri comandano troppo, anche per le regole 2017. Pare che però vogliano abolire l’alettone posteriore mobile: sono d’accordo”.

Dopo l’analisi ‘sistemica’, non poteva mancare anche quella sulla Ferrari che, a differenza dell’anno scorso, non si è lasciata andare a proclami, conservando un profilo basso. Per molti, un segnale di cambiamento ma per Briatore poco o nulla è mutato: Mi pare che l’unica cosa diversa sia che Marchionne non ha abbia fatto dichiarazioni, per il resto la squadra è la stessa, non vedo cosa sia cambiato: il forno è quello, il panettiere è quello e la qualità del pane anche. Credo che i cambiamenti saranno a favore della Red Bull, perché tutti avranno più carico, e che il vantaggio della Mercedes purtroppo sarà incolmabile. E avrà anche un pilota fuoriclasse come Hamilton che quest’anno non farà il deejay e si concentrerà meglio sul mondiale. Verstappen? Per come guida e quello che ha fatto vedere in Brasile, basta che gli diano una macchina che tiene un po’ e vince il mondiale: non vedevamo cose così dai tempi di Senna giovane”.

 La chiosa su Michael Schumacher e le sue condizioni: Non ho notizie, quelle che ricevo mi arrivano di rimbalzo da Todt e Felipe e non sono né buone, né cattive. Quindi no news bad news“.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da profilo twitter Flavio Briatore

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