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Formula 1

F1, Test Barcellona 2017 – La Ferrari in scia alla Mercedes nella prima giornata, ma Hamilton e Bottas avranno spinto al massimo?

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Dopo 92 giorni esatti si è finalmente tornati a fare sul serio con il primo giorno dei test pre-stagionali di Formula Uno sul circuito di Barcellona. Era dal 27 novembre, dal GP di Abu Dhabi, che le monoposto non scendevano in pista e l’attesa era davvero notevole. Cosa ci ha detto questo lunedì di test? La Mercedes e Lewis Hamilton sono ancora davanti a tutti; la Ferrari sembra avere iniziato con il piede giusto; la Williams appare più competitiva dell’anno scorso, mentre Red Bull e McLaren sono state le prime ad accusare qualche problema di affidabilità.

Giornata positiva, come quasi sempre del resto, per la Mercedes che mette subito in mostra, e anche questa non è una novità, prestazioni e costanza di rendimento. Il grande quesito per gli avversari è solo uno: avranno spinto fino in fondo? La sensazione è che, ancora una volta, il team guidato da Toto Wolff abbia voluto mischiare le carte per non far capire il suo reale valore. In diverse occasioni, per esempio, Lewis Hamilton ha abortito giri importanti dopo che nei primi due settori aveva fatto registrare il miglior tempo assoluto. Per cui, mai fidarsi della Mercedes, specie nei test. Come si è svolta la giornata per le frecce d’argento ed i suoi due piloti? In mattinata abbiamo assistito all’esordio di Valtteri Bottas che ha sommato 79 giri con la migliore prestazione di 1:23.169 (gomme Soft) a 378 millesimi da Vettel (leader prima della pausa pranzo). Una prima giornata positiva per il finlandese che, com’è normale che sia, dovrà ancora ambientarsi nella sua nuova W08. Nel pomeriggio è stata la volta del suo illustre compagno di Scuderia Lewis Hamilton che ha fatto subito capire che la nuova vettura, per usare un eufemismo, non gli dispiace. Tanti giri uno dietro l’altro (73 in totale) con una lenta ed inesorabile progressione che l’ha portato fino al miglior tempo di giornata con 1:21.765 (con gomme Soft). Fa spavento ricordare che il tre volte campione del Mondo chiuse il primo giorno di test 2016 con il tempo di 1:25.409. Sul fronte della novità, rispetto al giorno della presentazione a Silverstone oggi abbiamo finalmente potuto ammirare la nuova vettura al completo, quindi con la pinna da squalo (che presenta una innovativa fessura nella parte superiore) e una ulteriore appendice verticale prima dell’alettone posteriore.

E la Ferrari? Siamo solamente all’inizio, ma motivi per far sorridere i tifosi della Rossa ci sono, eccome. Innanzitutto, rispetto alla stessa giornata di un anno fa quando furono 69 i giri inanellati da Sebastian Vettel sono stati ben 129, quindi quasi il doppio, e tutti effettuati con pneumatici Hard o Medium. Sintomo che la nuova SF-70H esordisce all’insegna della consistenza, a differenza dei primi balbettii dei test 2016, e della velocità. Il quattro volte Campione del Mondo ha, infatti, fatto segnare numerosi tempi di tutto rispetto spingendosi fino ad un impressionante 1:21.878 (con le Medium) ad appena 113 millesimi da Hamilton (dodici mesi fa chiuse in 1:24.939). La nuova nata della Scuderia di Maranello ha impressionato per la capacità di adattarsi al tracciato e per come sfrutta il proprio carico aerodinamico, due aspetti nei quali non ha certo brillato negli ultimi anni. Non sappiamo quali siano stati i reali carichi di benzina durante la giornata odierna, e se quindi ci sia stata la volontà, o meno, di nascondersi, ma non si può che parlare di lunedì pienamente soddisfacente per la Ferrari.

La grande sorpresa di giornata è senza alcun dubbio la Williams che, con Felipe Massa e la sua FW40, ha segnato diversi buoni tempi (il migliore 1:22.076) rimanendo in scia ai migliori e, anzi, per diverso tempo ha anche guardato tutti dall’alto della prima posizione. Se il buongiorno si vede dal mattino la Scuderia inglese potrebbe aver iniziato la nuova stagione con maggiore fiducia (i 103 giri di oggi lo confermano) rispetto a quella del 2016 nella quale ha faticato parecchio, nonostante avesse a disposizione la fenomenale Power Unit Mercedes.

Si può annoverare tra le sorprese, senza mezzi termini, anche il quarto tempo di Kevin Magnussen con la sua nuova Haas (1:22. 894) ma il sospetto che il carico di benzina sulla vettura del pilota danese fosse limitato è decisamente alto. In linea con i risultati dell’anno scorso troviamo Force India (con Sergio Perez) e Toro Rosso (con Carlos Sainz) che precedono la Renault (con Niko Hulkenberg) ma tutte e tre con distacchi abissali.

Rimandate ai prossimi giorni Red Bull e McLaren per questioni di affidabilità. La Red Bull, che durante la presentazione della sua nuova RB13 ha calcato la mano in maniera decisa sul fatto di voler sfidare la scaramanzia, è stata prontamente rimandata sulla Terra. Daniel Ricciardo si è, infatti, dovuto fermare a lungo (per problemi ad un sensore del motore ed alla batteria) e ha messo a segno solo 50 tornate (46 nel pomeriggio con il miglior crono 1:22.926, con le Soft, ad oltre un secondo da Hamilton). Stesso discorso anche per Fernando Alonso e la sua nuova MCL-32 che sarà anche rinnovata nella livrea, ma che ha già fatto rivedere problemi antichi. Pronti via e il pilota spagnolo si è dovuto fermare per diverse ore per un problema all’impianto di lubrificazione. In totale l’asturiano ha compiuto solo 29 giri con il miglior tempo lontano ben tre secondi dal primo posto. Tutto quello che Alonso e il suo team volevano essersi messo alle spalle.

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