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Golf, PGA Tour 2017. Byeong Hun An resiste in vetta ad un giro dal termine del Waste Management Phoenix Open, Martin Laird incalza. Delusioni Fowler e Reed

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Continua a stupire il sudcoreano Byeong Hun An nel Waste Management Phoenix Open (montepremi 6,7 milioni di dollari), torneo inserito nel circuito del PGA Tour 2017, in corso di svolgimento sul percorso par 71 del TPC Scottsdale dell’omonima città dell’Arizona. Il golfista originario di Seoul ha concluso in testa anche il terzo giro grazie ad uno score di -6, frutto di un andamento davvero impeccabile testimoniato da sei birdies a fronte di zero bogey su un tracciato ostico e pieno di insidie. La sua leadership è ora solitaria a quota -16, visto che lo scozzese Martin Laird insegue con un colpo di ritardo causato da un sanguinoso bogey alla 2, comunque riscattato da una serie incredibile di quattro birdies consecutivi a cavallo tra fra la 3 e la 6. Pazzesca rimonta quella compiuta dallo statunitense John Peterson, capace di scalare la bellezza di 25 posizioni complice una tornata da urlo completata in 63 colpi (-8) e impreziosita da un eagle alla 13; insieme a lui, tutti appaiati a -12, ci sono anche il canadese Graham DeLaet, il cui bogey alla 10 ha leggermente macchiato una performance ai limiti della perfezione, l’americano Michael Kim e il giapponese Hideki Matsuyama, protagonista di una sessione discontinua esemplificata da tre bogeys compensati da sei birdies. 

Settima piazza in coabitazione a -11 per cinque atleti, a partire dall’australiano Marc Leishman risultato tra le note più liete di giornata, mentre lo stesso non si può dire degli statunitensi Matt Kuchar e Brendan Steele, entrambi vittime di un calo repentino che li ha costretti a scendere vistosamente nella graduatoria. Bene invece i connazionali William McGirt e J.J. Spaun, i quali stanno approfittando nel migliore dei modi del rango di outsider per ritagliarsi un posto all’interno della Top 10 di questo prestigioso evento. Appena fuori da essa il campione a stelle e strisce Phil Mickelson, dodicesimo a -10 ma resosi comunque artefice di una risalita non indifferente se si considera che aveva completato il secondo giro in 70 colpi totali.

Proseguono nel loro processo di involuzione Rickie Fowler e Jordan Spieth, relegati rispettivamente in 17ma e 21ma posizione senza mai essere riusciti ad ingranare la giusta marcia al fine di abbozzare un tentativo di rimonta; il medesimo discorso vale anche per il canadese Adam Hadwin, incapace di replicare la splendida prestazione offerta durante lo scorso weekend, e per Patrick Reed, la cui 47ma piazza non rende davvero giustizia ad uno dei talenti più cristallini del panorama internazionale.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Profilo Twitter PGA Tour

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