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Golf, PGA Tour 2017. Jordan Spieth domina l’AT&T Pebble Beach Pro-Am! Progressi importanti per Jason Day
Il talento di Jordan Spieth torna a brillare nella Contea di Monterey. Il 23enne statunitense trionfa nell’AT&T Pebble Beach Pro-Am (montepremi 7,2 milioni di dollari), torneo inserito nel PGA Tour 2017, e riscatta un semestre che lo aveva visto spesso agire da comprimario sui palcoscenici più prestigiosi del circuito internazionale. Spieth aveva preso il largo già al termine di un fantastico terzo giro, ma nell’ultimo round ha completato il capolavoro con una gestione magistrale delle energie fisiche e mentali e con uno splendido birdie alla buca 18 che gli ha consentito di chiudere la sua prova con 19 colpi totali sotto il par e di staccare di quattro lunghezze il connazionale Kelly Kraft, autore di un eccellente -5 nella quarta tornata, e di cinque colpi Dustin Johnson, che ha completato un podio tutto a stelle e strisce.
L’ultimo successo di Spieth nel circuito del PGA Tour risaliva al Dean & DeLuca Invitational del 29 maggio 2016, oltre sette mesi fa, un’eternità per un atleta che nel 2015 si era messo in luce vincendo ben due Major. Il trionfo del fuoriclasse americano coferma l’egemonia USA a Pebble Beach, un dominio che prosegue incontrastato ormai dal 2005. Non è un caso, dunque, che ai piedi del podio si sia piazzato un altro statunitense, Brandt Snedeker, protagonista della vittoria del team USA nella Ryder Cup 2016 e autore di una prova solida, conclusa con 13 colpi sotto il par. Alle sue spalle, a quota -12, c’è un terzetto che include l’americano Gary Woodland, lo spagnolo Jon Rahm, ancora una volta grande protagonista dopo la vittoria nel Farmers Insurance Open, e soprattutto l’australiano Jason Day, numero uno del World Golf Ranking, reduce da un lungo infortunio che lo ha costretto a restare lontano dal circuito per diversi mesi.
Day ha sfoderato una prova estremamente convincente, perdendo la concentrazione soltanto nel terzo giro, dove probabilmente si sono infrante le sue chances di lottare per la conquista del trofeo. Gli avversari, tuttavia, hanno buoni motivi per preoccuparsi: il numero uno è tornato e darà filo da trocere a tutti d’ora in poi. Decisamente più distante il resto del gruppo, considerando che il coreano Seung-Yul Noh e lo statunitense Rob Oppenheim, ottavi, sono staccati di ben tre lunghezze dal terzetto che li precede. La delusione più grande reca la firma di Phil Mickelson, vincitore a Pebble Beach in ben quattro occasioni, ma autore di un pessimo ultimo giro (+5) che lo ha relegato al 65° posto con uno score complessivo di +1 che ha costretto il veterano del team USA a lasciare la Contea di Monterey con tanto amaro in bocca.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: Twitter PGA Tour