Karate, tanti azzurri nelle prime posizioni dei ranking mondiali. Luigi Busà, Sara Cardin e gli atleti del kata in rampa di lancio verso Tokyo 2020

Il karate si appresta a calcare il palcoscenico olimpico in occasione dei Giochi di Tokyo 2020 e saranno ben otto le categorie in cui gli atleti si daranno battaglia per la conquista delle prime medaglie a cinque cerchi della storia della disciplina. Oltre al kata maschile e femminile, saranno presenti sul tatami gli atleti delle categorie maschili 67 kg, 75 kg e +75 kg e le categorie femminili 55 kg, 61 kg e +61 kg. Ciascuna categoria prevede la partecipazione di soli 10 atleti, per i quali i criteri di qualificazione si preannunciano molto restrittivi e dipenderanno dal ranking e dai risultati ottenuti nelle rassegne mondiali e continentali, oltre che nei vari tornei dei circuiti Open e Premier League.

Gli italiani sulla carta sono competitivi in quasi tutte le categorie di peso e potranno giocarsi carte importanti in ottica olimpica, a partire dai due totem Luigi Busà (75 kg) e Sara Cardin (55 kg), che nel 2020 avranno 33 anni ma dispongono di un bagaglio di esperienza tale da consentire ad entrambi di ambire al prestigioso obiettivo e di presentarsi a Tokyo da assoluti protagonisti nella lotta per le medaglie. Ma l’Italia può far leva anche su un gruppo estremamente solido e affiatato nel kata e su un plotone di giovani atleti in rampa di lancio che potrebbero trovare la propria definitiva consacrazione durante la prossima rassegna olimpica.

Andiamo pertanto ad analizzare i ranking aggiornati per ciascuna categoria di peso, concentrando la nostra attenzione in particolare sugli azzurri che gareggiano nelle categorie olimpiche.

KATA UOMINI

In vetta al ranking c’è lo spagnolo Damien Quintero davanti al giapponese Ryo Kiyuna e al venezuelano Antonio Diaz. Il primo degli italiani in classifica è Mattia Busato, attualmente decimo. Il piazzamento del 24enne atleta del Germinal Karate Castelfranco non rende merito tuttavia alla sua classe, dato che Busato può già vantare un bronzo agli Europei di Montpellier e una vittoria nello Us Open di Las Vegas, oltre ad aver disputato un Mondiale convincente, in cui gli è mancato l’acuto nei quarti di finale contro l’esperto Diaz. Busato, dunque, può tranquillamente ambire ai vertici della classifica e alla qualificazione olimpica, mentre più complessa potrebbe rivelarsi l’ascesa di Gabriele Petroni (17°) e di Alessandro Iodice (37°), entrambi costretti a piazzare acuti importanti nei prossimi anni per guadagnare posizioni in chiave Tokyo.

KATA DONNE

La spagnola Sandra Sanchez è saldamente in testa alla classifica, ma il kata femminile sembra aperto a qualsiasi risultato e le giapponesi nella tappa parigina della Premier League hanno fornito un’eccezionale prova di forza, lasciando solo le briciole alle avversarie. Il plotone delle outsider, in ogni caso, include anche l’azzurra Viviana Bottaro, reduce da una duplice medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali di Linz e protagonista assoluta nel panorama internazionale, come conferma il terzo posto nel ranking. Più indietro figurano anche Terryana D’Onofrio, 14esima e capace a Parigi di sfiorare la finale per il bronzo al termine di un torneo che l’ha vista disputare ben sei incontri, e Sara Battaglia, 19esima e sempre molto utile alla causa del team del kata.

67 KG  UOMINI

Grande equilibrio tra i primi tre della classifica. L’ungherese Yves Martial Tadissi guida il ranking davanti al brasiliano Vinicius Figueira e al francese Steven Dacosta. Poca gloria per i colori azzurri in una categoria che farà parte del palinsesto olimpico, ma Gianluca De Vivo, attualmente 22°, ha dimostrato a più riprese di essere uno dei migliori interpreti della disciplina, sebbene l’emotività gli abbia spesso giocato brutti scherzi. Quando è in perfette condizioni fisiche e mentali, tuttavia, De Vivo può tranquillamente ambire alla vittoria contro qualsiasi avversario.

55 KG DONNE

La brasiliana Valeria Kumizaki, giustiziera di Sara Cardin nei Mondiali di Linz, è attualmente in testa alla graduatoria davanti alla malese Syakilla Salni Jefry Krishnan e alla francese Emile Thouy, ma le gerarchie non sempre coincidono con i reali valori in campo, dato che Sara Cardin, campionessa europea e mondiale, si trova in sesta posizione davanti alla temibile ucraina Anzhelika Terlyuga, tra le migliori interpreti della categoria. La Cardin, dopo aver ingoiato il boccone amaro del quinto posto ai recenti Mondiali, ha tutta l’intenzione di riprendersi la leadership e di puntare con decisione alla qualificazione olimpica per aggiungere la ciliegina sulla torta ad una carriera fantastica.

75 KG UOMINI

L’azero Rafael Aghayev è al comando del ranking mondiale, ma l’Italia qui può giocarsi la sua carta migliore. Luigi Busà può vantare due ori, due argenti e un bronzo ai Mondiali e tre ori continentali, un palmarès che inevitabilmente lo pone tra i favoriti per la qualificazione olimpica, a dispetto del settimo posto attuale nella classifica mondiale. Ma attenzione anche ad Ahmed El Sharaby (30°), che nella tappa di Parigi della Premier League ha raggiunto la finale contro ogni pronostico e sembra pronto per compiere il definitivo salto di qualità.

61 KG DONNE

Lotta serrata al vertice tra la francese Lucie Ignace e la slovacca Ingrida Suchankova, mentre le azzurre attualmente sono lontanissime dai vertici della classifica. Viola Lallo, 24esima, dispone tuttavia di tutte le carte in regola per mettere in difficoltà anche le atlete più forti e la sua spregiudicatezza ha stupito tutti gli addetti ai lavori durante la rassegna iridata austriaca. Nicole Forcella, 26esima, e Laura Pasqua, 34esima, dovranno compiere invece un importante salto di qualità se vorranno puntare al difficile traguardo olimpico.

CATEGORIE NON OLIMPICHE

60 KG UOMINI

L’olandese Geoffrey Berens difende appena 6 punti di vantaggio sul brasiliano Douglas Brose, mentre è un po’ più distante l’iraniano Amir Mehdizadeh. Al nono e al dodicesimo posto ci sono rispettivamente gli italiani Angelo Crescenzo e Luca Maresca, la cui costanza di rendimento ad alti livelli trova pieno riscontro nel ranking.

50 KG DONNE

La francese Alexandra Recchia detiene la leadership di una categoria che non troverà spazio alle Olimpiadi. La migliore delle azzurre è Giorgia Gargano, attualmente al 42° posto, testimonianza evidente di quanto l’Italia sia ancora un passo indietro rispetto alle migliori nella categoria più “leggera” al femminile.

84 KG UOMINI

Il giapponese Ryutaro Araga domina la classifica con oltre 2mila punti di vantaggio sul turco Ugur Aktas e sull’iraniano Poorshab Zabihollah. Il miglior italiano è Nello Maestri, soltanto 17° in graduatoria.

68 KG DONNE

Al comando c’è l’austriaca Alisa Buchinger davanti alla svizzera Elena Quirici e all’azera Iryna Zaretska. Quarta l’azzurra Silvia Semeraro, uno dei talenti più fulgidi in prospettiva del karate italiano. La 20enne tarantina ha già sfiorato il podio ai Mondiali di Linz ed è già salita da diversi mesi ai vertici internazionali. Se acquisirà un pizzico di malizia in più, potrà davvero spiccare il volo.

+84 KG UOMINI

Guida l’iraniano Sajad Ganjzadeh davanti al turco Enes Erkan. Gli azzurri sono nelle retrovie, ma sia Simone Marino (24°) che Stefano Maniscalco (26°) possono dire la loro nei grandi appuntamenti e guadagnare posizioni di qui a breve.

+68 KG DONNE

Domina la nipponica Ayumi Uekusa in una categoria che vede le azzurre lontane dalle prime posizioni. Greta Vitelli si trova al 36° posto, mentre Clio Ferracuti, 48esima, sta pian piano prendendo quota e c’è da scommettere che entrambe le azzurre possano scalare la graduatoria nei prossimi mesi.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter Sara Cardin