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Motocross: Jeffrey Herlings, il talento di cristallo che vuole farsi largo tra i grandi

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Uno dei motivi di maggiore interesse del prossimo Mondiale Motocross, che si appresta ad iniziare nel fine settimana in Qatar, su una pista ricavata all’interno dell’impianto di Losail che già ospita il Motomondiale, è senza dubbio il debutto del tre volte campione del mondo MX2 Jeffrey Herlings. Il 22enne olandese di Geldrop, tra l’altro, è stato promosso come pilota ufficiale Ktm alla massima categoria, dopo esserlo stato anche in quella propedeutica alla top class, e dunque si troverà subito a fronteggiare un compagno di squadra illustre come il nostro Tony Cairoli, affiancando inoltre il connazionale Glenn Coldenhoff.

Herlings arriva alla MXGP con i riflettori puntati, perché lo sviluppo della sua carriera lascia intuire che si tratti di uno potenzialmente in grado di fare la storia anche in tale contesto. L’olandese di Ktm ha infatti vinto tanto già a livello di campionati giovanili nazionali, tedeschi ed europei, debuttando nel Mondiale MX2 nel 2010, appena raggiunta l’età minima per poter partecipare a tale competizione.

Sin dal debutto va forte, riuscendo a vincere una gara già nella sua stagione da rookie e concludendo il campionato al 6° posto finale. Impressionante la curva di sviluppo avuta da Herlings da li in poi: vice-campione del mondo nel 2011, campione nel biennio 2012-2013 per poi riprendersi lo scettro nella passata stagione, l’ultima corsa in MX2 prima del passaggio nella MXGP a partire da quest’anno. In totale, 61 vittorie che lo pongono già ora come terzo pilota all-time per numero di gare conquistate, dietro a due mostri sacri nella storia del Motocross quali lo stesso Cairoli ed il belga Stefan Everts.

Le stagioni 2014 e 2015, in verità, non hanno visto Herlings cedere il passo al cospetto di un avversario più forte, bensì sono state condizionate da gravi infortuni (rispettivamente a spalla, femore ed anca) che gli hanno fatto saltare, complessivamente, 11 round, e perdere due titoli che altrimenti avrebbe comodamente portato a casa. Tale tendenza all’infortunio può essere un ostacolo non da poco nel suo percorso di crescita nella massima categoria, stante le maggiori potenze e sollecitazioni a cui i piloti della “top class” sono sottoposti rispetto a quelle che caratterizzano la MX2. Tra l’altro, il pre-campionato 2017 lo ha visto accusare delle nuove noie fisiche, con in particolare un infortunio patito alla mano che ne mette tutt’ora in dubbio la partecipazione all’appuntamento di apertura della stagione 2017. Il viatico non è dei migliori, Insomma. Bisogna sperare che Herlings non sia il più classico degli esempi del “talento di cristallo”, perché sarebbe un peccato enorme non riuscire a vedere il suo grandioso potenziale espresso appieno, a causa di una sorte a lui avversa.

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Foto: Pier Colombo

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