MotoGP
MotoGP: Casey Stoner continua a ‘stupire’. Ritiro prematuro sempre da rispettare, ma oggi sarebbe ancora da Mondiale?
“È molto veloce, è un gran bene che non corra”. Soggetto: Casey Stoner. E se lo dice Valentino Rossi… Ha affermato anche questo il Dottore, nel corso dei recenti test precampionato di Sepang, interpellato sulle performance – ancora una volta notevoli – del collaudatore Ducati in Malesia.
Il vincitore dei Campionati del Mondo MotoGP 2007 e 2011 ha confermato che, quando monta in sella ad un bolide con due ruote, “balla” ai ritmi dei migliori interpreti contemporanei del Circus motociclistico. E’ successo nel precampionato scorso, è capitato di nuovo quest’anno, nel primo giro di test preseason.
Ottavo crono complessivo a Sepang (non lontano dal combined best time dei vari Marquez, Viñales, Rossi, eccetera), davanti a tutti nel primo giorno con il tempo di 1’59″681, precedendo l’altra Ducati ufficiale di Andrea Dovizioso, staccato di 115 millesimi.
Ok, tempo meno veritiero rispetto a quello del forlivese, visto che Stoner ha stampato il suo miglior crono con la gomma morbida, ma la sentenza resta: nonostante l’auto-imposto stop agonistico, il collaudatore di lusso australiano ha perso pochissimo della sua velocità, niente del suo sterminato talento…
Il secondo giorno è rimasto ai box, per poi chiudere con un settimo tempo nel day-3 (ma davanti a Lorenzo…) e alimentare ancora una volta le convinzioni / timori di appassionati, addetti ai lavori e avversari: il pilota classe ’85 di Southport, oggi, darebbe un sacco di “fastidio iridato” all’allegra compagnia della MotoGP.
Il 17 maggio 2012, durante la conferenza stampa del Gran Premio di Francia, Casey dichiarò che alla fine di quel Campionato si sarebbe ritirato dal mondo delle corse. A Le Mans, al termine di un duello sul bagnato per il secondo posto con Valentino Rossi, si classificò terzo, ottenne la pole position in Catalogna e giunse secondo in Gran Bretagna. Vinse all’Università di Assen, dopo essere partito dalla pole position, ottenne un’altra pole position in Germania, ma durante la gara cadde all’ultimo giro nel tentativo di riavvicinarsi a Dani Pedrosa.
Vinse negli Stati Uniti, giunse terzo in Malesia e trionfò per il sesto anno consecutivo nella sua Australia, dopo essere partito dalla pole position; terminò la sua ultima stagione da ufficiale nel Motomondiale al 3º posto con 254 punti, non prendendo parte ai Gran Premi di Repubblica Ceca, San Marino e Aragona in seguito a lesioni alla caviglia destra rimediate nelle qualifiche del GP di Indianapolis.
Il ritiro ufficiale ed irrevocabile dalle corse è datato 11 novembre 2012, dopo aver conquistato l’ennessimo podio della sua breve ma splendida carriera, al Gran Premio di Valencia. Restando nel complicato universo dei motori, l’addio prematuro di Casey Stoner ha più di una similitudine con quello di Nico Rosberg; dopo aver conquistato il mondo, nel caso dell’Aussie con due diverse Case (Ducati 2007 e Honda 2011), il Campione saluta tutti.
Il rider oceanico lo ha fatto a soli 27 anni, quando era tutt’altro che nella fase discendente della sua parabola professionale, da pilota competitivo e da uomo trasparente: quel mondo non lo “appassionava” più come nel recente passato e la famiglia, gli affetti, la quiete della terra natia gli sono parsi rifugi troppo invitanti per continuare a vivere – senza iperadrenalina e vittorie – felice…
Come non rispettare una tale decisione?! Eppure i test di Sepang 2017…
giuseppe.urbano@oasport.it
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Foto: pagina FB Casey Stoner
Luca46
5 Febbraio 2017 at 10:15
E per di più Valentino certe cose le dice perchè sa che Stoner non tornerà in pista o se tornerà sa che non sarà un problema. Rossi è molto furbo mediaticamente.
Luca46
5 Febbraio 2017 at 10:13
Per carità tutto è possibile ma Schumacher ha dimostrato che questi rientri non sono possibili. Quando smetti di essere pilota secondo me a livello mentale perdi quel secondo che non recuperi più. I test contano fino ad un certo punto, le gare sono altra cosa.