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MotoGP
MotoGP, Test Phillip Island 2017 – Analisi: Marc Marquez vola a Phillip Island, Valentino Rossi insegue, alla Ducati mancano le ali “nella prima giornata”
Yamaha nuovo riferimento del 2017? Phillip Island (Australia) dice no. Ebbene si, Marc Marquez e la sua Honda volano nel primo giorno di test in quel dell’Oceania dominando la scena sia sul passo gara, costantemente sull‘1’30” basso, che sul giro secco ottenendo un grandioso 1’29″497 che vale, come si suol dire, il prezzo del biglietto.
Creatura di Tokyo che, dopo i problemi di elettronica sul tracciato di Sepang (Malesia), sembra aver ritrovato il filo del discorso lungo i saliscendi del circuito australiano. Le grosse accelerazioni e le grandi frenate della pista oceanica paiono esaltare le peculiarità della RC213V. Tuttavia il buon Marc vede il bicchiere mezzo vuoto: “Le difficoltà che avevamo riscontrato al motore già nei test di Sepang non sono state risolte completamente, anzi alcuni problemi ci sono ancora. Fortunatamente il meteo ci ha dato una mano, e questo è importante per mettere chilometri sull’asfalto“.
Guardando in casa di altri, Yamaha e Ducati sono più in difficoltà. Le belve di Iwata con Valentino Rossi (2°) e Maverick Vinales (4°) non hanno trovato il ritmo giusto sui long run, non avendo la stessa efficienza dei rivali hondisti e non trovando la giusta stabilità in frenata. Criticità manifestate nelle dichiarazioni dal campione di Tavullia che, pur avendo chiuso in piazza d’onore il day-1, non è mai è stato in grado di mettere insieme una sequenza di tornate paragonabili a quelle di Marc. Stesso discorso anche per il teammate, meno performante rispetto a Sepang ed in cerca del miglior set-up. Per entrambi gli alfieri yamahisti, un successioni di giri sul 1’31”.
Problematiche di stabilità nella fase di drifting per le Rosse di Borgo Panigale. Andrea Dovizioso (8°) e Jorge Lorenzo (11°) hanno faticato a trovare la velocità di percorrenza per una moto con poco carico. La mancanza delle famose ali è evidente e le soluzioni apportate sulla Desmosedici 2017 ancora non soddisfano i due centauri.
Chiosando sulla Suzuki, il terzo crono di Andrea Iannone non deve illudere. Lungamente il rider italiano è stato relegato nelle retrovie e solo grazie alla gomma nuova, nel “time attack” ha ottenuto la top3. Vedremo domani, dunque, che conferme ci offrirà l’asfalto aussie.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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