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MotoGP, Test Phillip Island 2017 – Pagelle: Viñales la lepre, Marquez d’acciaio. Valentino Rossi preoccupato e preoccupante…

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Anche il secondo segmento di test precampionato della MotoGP 2017 è andato in archivio, tra luci ed ombre, tra conferme e preoccupazioni… A Phillip Island, il già “solito” Maverick Viñales ha chiuso da protagonista assoluto la tre-giorni australiana, a sei settimane dal via qatariota del Mondiale. Il nuovo team mate di Valentino Rossi (quest’ultimo solo dodicesimo nella graduatoria cronometrica “combinata”, ad un secondo scarso dallo spagnolo), ha limato altri tre decimi per un 1’28”549 quasi un secondo sotto il giro veloce della gara di Phillip Island dello scorso ottobre. Marc Marquez, primatista del primo giorno, sul giro secco si è dovuto inchinare al connazionale, pagando 294 millesimi; il Campione del Mondo, in compenso, è stato di nuovo velocissimo sul passo: Maverick contro Marc sarà un duello stellare. E i piloti italiani? E Lorenzo su Ducati? Possono tirare un mezzo sospiro di sollievo a Borgo Panigale, dal momento che Jorge Lorenzo è tornato in linea di galleggiamento (ottavo tempo complessivo ad otto decimi dalla vetta), proprio dietro Andrea Dovizioso. Lo spagnolo si è dato una mossa alla fine dell’ultima giornata di test, con la pista meno veloce, perché in questo momento il lap-time-attack è l’ultima delle priorità. Il margine per avanzare verso le posizioni che contano c’è. Inevitabilmente insoddisfatto il succitato Valentino Rossi (“Non sono contento, abbiamo lavorato tanto ma senza trovare la strada giusta”…), in palese difficoltà su uno dei suoi circuiti preferiti: tutt’altro che un bel segnale in vista dello start del Mondiale. Bene i debuttanti. Le sorprese più liete sono infatti arrivate dai rookies sbarcati dalla Moto2: Jonas Folger è stato quarto con la Yamaha Tech 3 e Alex Rins sesto con la stessa Suzuki di Andrea Iannone, attardato in tredicesima posizione. Eccovi le pagelle di OA Sport relative ai test MotoGP di Phillip Island.

Viñales: 10. Gira più di tutti nel terzo ed ultimo giorno a Phillip Island, gira più veloce di tutti nell’arco della tre-giorni di test australiana. Il neo pilota Yamaha fa sua anche questa tornata di prove generali, dopo Valencia e Sepang: al momento, è lui la lepre da inseguire. La MotoGP ha trovato un altro martillo implacabile, ossessionato dall’idea di stare sempre davanti?

Marquez: 9. Della “vecchia triade” della classe regina, quello nettamente più in palla. Velocissimo sul passo, per tutta la giornata odierna ha battuto tempi molto simili a quelli del connazionale della Yamaha, percorrendo vicino a lui anche alcuni giri come volesse studiarlo, ma senza avere la meglio sotto la teorica bandiera a scacchi. La RC213V è in gran crescita e ieri il talento di Cervera ha anche fatto 107 giri complessivi, dimostrando una condizione fisica d’acciaio.

Pedrosa: 8. Toh, chi si rivede… Dani il flemmatico sale fino alla terza posizione “combinata” finale, a conferma dei sostanziali progressi compiuti da una Honda che sembra aver fugato (almeno su questo tracciato) le incertezze tecniche emerse nella precedente tappa di collaudo in Malesia. Non lontano da Marquez.

Folger: 8. Il debuttante tedesco che guida una moto del team satellite Yamaha ha accusato un ritardo di appena cinque decimi da Maverick Il Dominatore. Mica male per il settimo classificato della scorsa Moto2…

Crutchlow: 7,5. Ennesima buona prova in pista per il pilota britannico (classe ’85) della Honda RC213V satellite. Cal se ne torna dalla Terra dei Canguri con il quinto crono complessivo: lui non è debuttante, ma l’entusiasmo e l’impegno sono quelli di un ragazzino che ha ancora tanta voglia di stupire e stupirsi. Phillip Island resta la sua personalissima Terra Promessa, dopo il pazzesco exploit iridato dell’anno scorso.

Rins: 7. Ciao, mi chiamo Alex, ho 21 anni, guido la Suzuki da debuttante assoluto in MotoGP e ho rifilato quasi mezzo secondo al mio ben più esperto compagno di squadra, in occasione del day-3 dei test di Phillip Island…

Dovizioso e Lorenzo: 6-. Sei di stima e fiducia, “meno” perché non si può restare dietro a due team satellite… Il Ducati Team lascia l’Australia con una grande mole di lavoro fatta ad ogni uscita dai box. Andrea ha confermato le buone sensazioni in sella alla GP17 ma anche qualche problema in curva da risolvere, possibilmente prima del via iridato. Fisiologicamente diversa la situazione di Jorge Lorenzo, ad oggi staccato di circa 0,8s dalla vetta. Tanti giri a referto per il maiorchino ma il passo non è ancora quello che dovrebbe essere, anche se il numero 99 è salito in ottava posizione nel finale. Incoraggiante è stata la progressione di crono fatto dal day-1, passaggio dopo passaggio. La strada pare quella giusta, ma quel Folger e quel Crutchlow davanti, a Beach Road, stonano proprio…

Rossi: 5. Guida la stessa moto di Maverick Viñales (di quasi un secondo più veloce e sempre davanti nelle sessioni precampionato), basterebbe questa lapalissiana constatazione per analizzare il suo status attuale. Dottore preoccupato e preoccupante…

Iannone: 5-. L’abruzzese ha proseguito il lavoro di perfezionamento sulla sua GSX-RR. Le sensazioni riscontrate in sella alla nuova moto possono anche essere buone, ok, non avrà cercato la performance con la famelicità che di solito lo contraddistingue in gara, ma il feeling con il mezzo che fu di un certo Maverick latita ancora parecchio… E per di più baby Rins nel frattempo già vola, rispetto a lui.

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: profilo Facebook Ufficiale di Maverick Viñales

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