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MotoGP
Motomondiale 2017, la Ducati Pramac toglie i veli. Danilo Petrucci: “Questa è l’occasione della mia carriera, non ho più scuse”; Scott Redding: “Punto alla top ten”
Nel suggestivo scenario di Castel dell’Ovo, in provincia di Napoli, è andata in scena la presentazione del Team Pramac, struttura satellite di riferimento di Ducati con base in Toscana. Come nella stagione 2016, Pramac ha confermato la propria coppia di piloti: il 26enne italiano Danilo Petrucci ed il 24enne britannico Scott Redding. Tuttavia, da quest’anno c’è una novità sostanziosa: Petrucci avrà infatti a disposizione una D16 in versione ufficiale, cioè la medesima moto con cui scenderanno in pista Jorge Lorenzo ed Andrea Dovizioso, a conferma della sinergia sempre maggiore tra la casa di Borgo Panigale e la struttura di Colle val D’elsa. Redding, invece, correrà con la versione aggiornata al 2016, utilizzata nello scorso campionato sempre dallo stesso Dovizioso e da Andrea Iannone.
Insomma, per Petrucci si profila una grande occasione, probabilmente la più importante avuta nella sua carriera fino ad ora. E lo stesso pilota ternano ne è consapevole: “Da quando sono in Pramac la mia vita è cambiata, potendo lottare per posizioni importanti rispetto ai miei primi anni in MotoGp. Quest’anno è la più grande occasione della mia vita, è una stagione cruciale, e per tale motivo darò tutto me stesso. Non ho più scuse“. Passando poi alle tematiche tecniche, questa è l’impressione ricavata da Petrucci dopo i primi giorni di test in sella alla sua nuova moto: “Per me è stato un salto doppio in avanti, dato che l’anno passato avevo a disposizione la versione 2015 della Ducati. La moto 2017 è migliore in tutti i settori, ed in particolare la fase di frenata mi da un feeling decisamente maggiore rispetto a prima. Chiaramente il potenziale da sfruttare è ancora tanto, ma sono comunque contento del fatto che, quando ho avuto modo di girare con maggiore continuità, sono riuscito ad essere veloce“. Non può mancare, infine, una domanda sull’adattamento di Jorge Lorenzo alla Ducati: “Jorge ha corso tanti anni con la stessa moto, cucendosela praticamente addosso. E’ normale che ancora sia lontano dal feeling ottimale. Gli servirà l’ultima sessione di test in Qatar, e probabilmente anche le prime gare del 2017, per migliorare sempre più. Ma il suo valore assoluto non si discute, è uno dei più forti di sempre in MotoGp“.
Anche Redding ha rilasciato delle dichiarazioni, partendo dalle sensazioni avute nei test fin qui disputati: “Al momento è stato un adattamento più difficile rispetto all’anno passato. Tuttavia, lavorando duramente stiamo conoscendo sempre meglio la moto. Non siamo così preoccupati dai tempi sul giro singolo fatti registrare fino ad ora, perché sono convinto che quando arriveranno le gare saremo più vicini rispetto alla concorrenza“. Il pilota inglese si sbilancia poi in un pronostico su quelli che sono gli obiettivi più realistici della prossima stagione: “Nel 2016 avevo indicato la top 6 come traguardo. Quest’anno sarà più difficile, perché Suzuki ed Aprilia sono cresciute molto, ed anche i rookies sembrano essersi adattati molto bene alla nuova categoria. Punto alla top 10, magari provando a stare nei primi 8 nelle giornate migliori, sfruttando in particolare le gare corse in condizioni climatiche difficili“.
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Foto: Profilo Twitter ufficiale Team Pramac