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Motomondiale: Bo Bendsneyder, l’olandese volante pronto a planare al vertice della Moto3

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Nei test privati disputati dalla Moto3 settimana scorsa, sul Ricardo Tormo di Valencia, ha svettato in entrambe le giornate l’olandese del team ufficiale Ktm Bo Bendsneyder, catturando l’interesse degli addetti ai lavori, già attenti al quasi 18enne di Rotterdam nella passata stagione, quella di debutto nel Motomondiale.

Bendsneyder ha iniziato a correre sin dalla tenera età di 6 anni, dividendosi tra la sua Olanda e la vicina Germania, paese quest’ultimo sicuramente in grado di dare maggiori sbocchi agonistici per chi vuole provare ad intraprendere una carriera sulle due ruote, impegnandosi in competizioni di minimoto. Le prime affermazioni di un certo rilievo arrivano nel biennio 2012-2013, laddove l’olandese ha trionfato nella Moriwaki Junior Cup, competizione organizzata nel suo paese natio e che gli ha spalancato le porte della Red Bull Rookies Cup.

In questo trofeo monomarca, in cui vengono utilizzate dal 2013 le stesse moto Ktm impegnate nel mondiale Moto3, Bendsneyder ha gareggiato nelle stagioni 2014 e 2015, mettendo in mostra una crescita impressionante: nel primo anno ha vinto una gara chiudendo al 9° posto nella classifica generale, mentre nella seconda stagione ha conquistato la vittoria finale. In quest’ultima annata ha letteralmente dominato la contesa, distanziando il più diretto rivale (l’italiano Fabio Di Giannantonio) di ben 49 punti, vincendo 8 delle 12 gare disputate. Nello stesso arco di tempo in cui ha corso la Red Bull Rookies Cup, l’olandese è stato poi impegnato anche nel CEV (campionato mondiale junior, precedentemente noto come campionato nazionale spagnolo), altra competizione ormai divenuta punto di riferimento per chi vuole mettersi in mostra e cercare l’approdo al Mondiale. In tale contesto, Bendsneyder ha chiuso 15° nel primo anno e 7° nel secondo, riuscendo in quest’ultimo caso a salire una volta sul podio.

Avendo vinto la Rookies Cup, naturale approdo per lui è stato il team Ajo, struttura di riferimento per Ktm nella Moto3 e team storico nella tradizione recente della categoria, connotato da un elevato livello di professionalità e risorse a disposizione, nonché di un chiaro occhio di riguardo della casa austriaca in termini di aggiornamenti tecnici. Tale contesto gli ha permesso di disputare una prima stagione nel Mondiale magari non memorabile, ma sicuramente interessante e che lascia intravedere margini di crescita da tenere sotto osservazione: 14° a fine 2016 con due podi in Gran Bretagna e Malesia (entrambi terzi posti), ma soprattutto una crescita dopo il primo terzo di campionato, che gli ha permesso di occupare da li in poi stabilmente posizioni dentro la zona punti. Potrà puntare al titolo già nel 2017? Impossibile da dire con certezza, ma l’impressione è che forse sia ancora prematuro metterlo tra i favoriti nella rincorsa all’iride. Tuttavia, ha tutte le carte in regola per potersi inserire al vertice con costanza, vedendo la sua capacità di migliorarsi di stagione in stagione evidenziata già nelle categorie propedeutiche.

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Foto: Marco Fattori

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