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Motomondiale, MotoGp 2017: Jonas Folger vuole stupire: “Punto ad essere il miglior rookie, non temo nessuno”

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Il tedesco Jonas Folger, 23enne in forza al team Monster Tech3 Yamaha, è al debutto nella massima categoria del Motomondiale, la MotoGp. Il percorso formativo che lo ha portato al grande passo è stato progressivo ma non dei più semplici: debuttante in 125 ed impegnato anche nella Moto3 subentrata nel 2012, Folger ha saputo vincere due gare, fare dei podi e stabilirsi nelle prime posizioni della categoria in maniera stabile, pur non riuscendo mai a lottare per il titolo. Ma già nell’esperienza nella cilindrata di approdo al campionato ha vissuto un periodo duro: ad inizio 2012, infatti, causa problemi nel trovare un ingaggio, si è dovuto accontentare di una Ioda, probabilmente una delle moto peggiori viste nella storia recente del Mondiale, collezionando una serie incredibile di ritiri per guai tecnici ed un serio infortunio che gli ha fatto saltare tre gare. Nonostante ciò, le sue qualità sono alla fine emerse, consentendogli il salto nella categoria intermedia, la Moto2, nel 2014, laddove si è connotato per la tendenza ad essere poco costante: ottime gare (3 vittorie ed 11 podi complessivi) alternate a prestazioni del tutto scialbe ed anonime, oppure segnate da errori marchiani. Insomma, il tedesco arriva alla massima categoria come il più classico dei diamanti da sgrezzare, in modo da capire quale potrà essere lo sviluppo futuro della carriera: se uno dei tanti arrivati in MotoGp senza poi lasciare traccia, oppure capace di far vedere spunti interessanti, affermandosi al vertice della “top class”.

Il primo impatto è stato decisamente positivo, con Folger capace di andare veloce su tutti i tracciati in cui la MotoGp ha provato in questo pre-stagione 2017: Valencia, Sepang e Phillip Island. Il sito Motogp.com ha raccolto le sue prime impressioni a riguardo dell’adattamento alla nuova categoria, partendo con l’argomento della preparazione fisica: “Mi sono allenato di più e più duramente, concentrandomi soprattutto sui pesi. Inoltre, ho voluto cercare di passare l’inverno su una qualsiasi moto, per quanto possibile“.

Si passa poi agli aspetti prettamente tecnici, iniziando dai punti di forza che il tedesco ha trovato con la sua Yamaha satellite: “Il punto di forza della moto è la stabilità, nonché il comportamento che ha tenuto nel corso della simulazione gara che ho effettuato. Anche con gomme usate la moto riesce a mantenere tali caratteristiche, permettendomi di far segnare tempi non troppo diversi rispetto a quelli che realizzo con pneumatici nuovi. In generale, dobbiamo ancora migliorare in qualche piccola area, ma i progressi che abbiamo registrato durante i test sono importanti“.

Uno sguardo d’insieme, infine, agli obiettivi personali in vista del 2017 ed al suo rapporto con il futuro di compagno di team, il francese Johann Zarco: “Certamente punto ad essere il miglior rookie della stagione, essere costante e magari provare a fare dei risultati sorprendenti. Avere Johann come compagno di team è positivo, perché possiamo condividere i nostri dati, posso imparare da lui e più in generale possiamo stimolare la competizione reciproca, cercando di batterci ogni volta in cui scendiamo in pista. Non ho paura di nessuno, per quanto nutra rispetto per ciascun pilota della griglia. Mi aspetto una competizione leale“.

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Foto: Profilo Twitter ufficiale MotoGp

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