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Pallanuoto, Valeria Palmieri: “Che fortuna avere Miceli e Di Mario al mio fianco! Questo Setterosa può puntare in alto…”

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ESCLUSIVA OA SPORT – Dopo l’addio al Setterosa di Teresa Frassinetti, il nuovo centroboa azzurro di riferimento è diventato Valeria Palmieri. Nata ad Aci Catena il 18 ottobre 1993, la pallanuotista catanese D.O.C. sta continuando a segnare senza soluzione di continuità con l’amata calottina dell’Ekipe Orizzonte – a cui è legata “sentimentalmente” oltre che sportivamente – mettendosi sempre più in evidenza anche con il Setterosa, nuovo punto di partenza e d’arrivo al contempo per ambizioni che la stessa intervistata intende conquistare passetto dopo passetto. Buona lettura e…ad maiora Valeria!

Ciao Valeria. Sabato s’è concluso il girone d’andata dell’A1 femminile. L’Ekipe Orizzonte Catania terza in classifica, assolutamente in scia di Messina e Padova. Bilancio di questa prima parte di stagione?

“Sabato si è conclusa la prima parte di stagione, abbiamo iniziato questo Campionato con tante speranze e piene di buoni propositi. Siamo una squadra giovane, con tanta voglia di riscatto, dal momento che negli ultimi anni non siamo state più ai vertici; ma quest’anno proveremo a tornare lassù in cima, anche perché arrivare tra le prime quattro vuol dire rientrare nel giro internazionale…”.

Anche tu sei terza, nella speciale classifica delle bombardiere del Campionato. Il tuo personale bilancio? Considerando anche le soddisfazioni in azzurro…

“Sì, la mia squadra mi permette di giocare bene e la mia allenatrice (Martina Miceli, ndr) di giocare serena, quindi il minimo che potrei fare per ripagarle è segnare, prendere espulsioni e rigori! Più che altro non faccio niente di più di quello che richiede il mio ruolo, anche se in questi ultimi anni sto provando ad essere decisiva non soltanto in attacco ma anche in difesa. Ho ancora tantissimo da imparare… Poi, quando c’è la giusta armonia sia con le compagne sia con il tuo allenatore, viene tutto più facile!”.

Siete una squadra con un roster di grande qualità. Può già puntare al bersaglio grosso Catania quest’anno o la stagione in corso dev’essere principalmente il primo passo verso una graduale rinascita degna della vostra gloriosa bacheca? Così parlò in estate una certa Tania Di Mario…

“Quest’anno, come ho già detto, dev’essere un anno di riscatto. La nostra mentalità è agire passetto dopo passetto. Dobbiamo cercare di migliorare partita dopo partita, sia individualmente che come squadra, solo così si diventa una grande squadra e si può puntare in alto. Per adesso, pensiamo a fare bene rimanendo con i piedi per terra, anche se nel 2011 ho provato la sensazione di vincere lo scudetto e spero che questa sensazione si possa ripetere: credo che siamo sulla strada giusta…”.

A proposito di TDM7, tu sei cresciuta in acqua (e di fronte alla TV) sotto la sua “ala protettiva” e con le sue gesta ben stampate negli occhi… Quanto può aiutare a crescere, una gigante del vostro sport come lei, se seguita quotidianamente?

“Ho avuto la fortuna di giocare in passato con Martina Miceli e fino ad oggi con Tania Di Mario; è incredibile quante cose abbiano da insegnarti, ogni giorno, e credo che ogni giorno che verrà mi sorprenderanno… Sono entrambe un patrimonio della pallanuoto italiana e mi considero super-fortunata a poterle ‘vivere’ ogni giorno! Avere Tania in acqua è importante per tutte noi ed è il nostro punto di riferimento, come è molto importante avere Martina fuori; ogni tanto sembra che sia in acqua con noi, la sua voce arriva ovunque… Devo ringraziare soprattutto lei per la giocatrice che sono diventata”.

Oltre a segnare con continuità disarmante quando giochi con la tua squadra di club, ti stai ritagliando uno spazio sempre più importante nel Setterosa. Ti senti pronta e matura per raccogliere definitivamente il testimone di Teresa Frassinetti e, magari, conquistare già a partire da questa estate medaglie pesanti in azzurro?

“E’ da un paio d’anni che ormai non sono più la ragazzina del gruppo azzurro, anzi ora sono una delle più ‘anziane’! Questo mi ha permesso di assumere più responsabilità, poi per fortuna sono così ‘di carattere’ che non mi tiro mai indietro e sono sempre pronta a nuove sfide. Non essere andata a Rio mi ha segnata parecchio, ma la delusione e la rabbia si sono trasformate in voglia di riscatto, quindi ho accantonato tutti i brutti ricordi e mi sono proiettata verso i Mondiali di Budapest di quest’anno. Sto lavorando sodo per riuscire a far parte di questo gruppo e spero di riuscirci, penso che questo nuovo Setterosa possa puntare davvero in alto… Quindi sono pronta a raccogliere il testimone di Teresa, nonostante siamo delle giocatrici con caratteristiche diverse, ma spero di non far sentire la sua mancanza se mai mi venisse data la possibilità”.

Tokyo 2020. Cosa ti viene in mente, se te lo ricordo…? Oggi, in te, prevale l’adrenalina della sfida più grande o il peso delle responsabilità che giocoforza dovrai assumerti?

“Tokyo 2020 è il prossimo obiettivo a lungo termine. Il mio motto è ‘passetto dopo passetto’, non dimenticatelo, quindi preferisco ragionare con gli obiettivi a breve termine come il Mondiale di Budapest e provare a far parte del gruppo, in modo da vivere un’esperienza da protagonista… Dovessi pensare già a Tokyo 2020, ti direi che è il mio sogno!!!”.

A Catania sei allenata da un’altra leggenda della pallanuoto italiana, Martina Miceli. In Nazionale, il tuo mentore si chiama Fabio Conti: differenze maggiori fra i due modi di allenare e rapportarsi a voi giocatrici?

“E’ normale che ogni allenatore abbia il suo modo di allenare e il suo modo di approcciarsi alle atlete. Martina la vivo ogni giorno ed è colei che mi ha formato come atleta, mi sopporta ogni giorno… Con lei abbiamo un rapporto speciale, mentre Fabio mi conosce bene da quando ero piccola poiché è stato anche il mio allenatore nella Nazionale giovanile e con lui ho partecipato anche a due eventi con la Nazionale maggiore. Come sono diverse le giocatrici, anche i tecnici sono diversi, non se ne possono trovare due uguali tra loro. L’importante è dialogare e capirsi”.

Prima hai fatto un cenno all’armonia di squadra, allora ti facciamo chiudere con una “dedica” speciale, o meglio, con un piccolo, virtuale foglio bianco che puoi liberamente inviare ad Arianna Garibotti, Laura Barzon e Chiara Tabani, tue compagne di Nazionale (la prima anche di club) e anche più nella vita…

“Arianna, Laura e Chiara, oltre ad essere mie compagne di squadra, sono delle amiche… Ne combiniamo parecchie, avendo io un carattere estroverso e solare mi viene facile fare ‘caciara’ e devo dire che con loro non viene nemmeno così tanto male! Con Chiara e Laura siamo quasi sempre in stanza insieme con il Setterosa, ci conosciamo da molti anni e si è creata una bella complicità tra noi, ci supportiamo sempre!”.

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: archivio privato Valeria Palmieri (credit Mimmo Lazzarino)

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